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CLARA MOSCHINI

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Economia circolare, in Liguria uso consapevole dell'acqua

Approvati in Regione i criteri per il riutilizzo delle acque reflue urbane

Per promuovere l’uso consapevole delle risorse idriche e preservare le riserve di acqua dolce, la giunta della Regione Liguria ha approvato i primi criteri per il riutilizzo delle acque reflue urbane e le loro procedure di distribuzione. L’acqua, opportunamente trattata, invece di essere smaltita nei corsi d’acqua o in mare può, infatti, essere impiegata in una vasta gamma di utilizzi: dall’irrigazione di aree verdi pubbliche e campi sportivi (ad esempio da calcio o da golf), al lavaggio delle strade, alla pulizia dei cassonetti dei rifiuti fino all’uso industriale. 

“Come abbiamo sperimentato nella primavera e nell’estate 2022, quando la Liguria e molte altre regioni italiane hanno dovuto fare i conti con prolungati periodi di siccità, l’acqua è un bene prezioso che va utilizzato con attenzione -spiega l’assessore al Ciclo delle acque e dei rifiuti, Giacomo Giampedrone-. Il riutilizzo delle acque reflue urbane in attività come pulizia urbana e irrigazione permetterà di evitare l’uso di quella potabile. Una forma di economia circolare che sarà utile per avere a disposizione volumi d’acqua in più, anche per far fronte ad eventuali nuovi momenti di siccità”. 

Le acque reflue trattate saranno messe a disposizione, a titolo gratuito, ai soggetti pubblici e privati che ne faranno richiesta per impiegarle in queste attività. I criteri stabiliti, in questa prima fase, per gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane sono in linea con quelli stabiliti a livello nazionale dal ministero dell’Ambiente: saranno applicati dagli enti competenti ad autorizzare il riutilizzo delle acque reflue (Province e la Città Metropolitana). 

L’iniziativa di Regione Liguria, oltre a promuovere il concetto di economia circolare attraverso il riutilizzo delle acque reflue, punta a fornire indicazioni omogenee a livello regionale e a incentivare il risparmio delle fonti di acqua potabile, riducendo la pressione dei prelievi sulle acque superficiali e sotterranee. I criteri introdotti riguardano gli aspetti tecnici per il rilascio dell’autorizzazione con finalità di riutilizzo, i sistemi di monitoraggio e le prescrizioni da adottare in base ai diversi usi.

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EFA News - European Food Agency
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