Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Nasce con la ricerca l'arancia rossa che migliora la salute

Grazie al genome editing migliorati per la prima volta i caratteri qualitativi degli agrumi

È stato pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers in plant science uno studio del Crea che potrebbe cambiare definitivamente la produzione e il rapporto dei consumatori con gli agrumi. Secondo lo studio, infatti, la ricerca è stata in grado di creare in laboratorio un agrume che, di per sé, è "un concentrato di salute", perché arricchito con antocianine e licopene, due tra i composti antiossidanti bioattivi più importanti per la salute umana, in grado di proteggere da numerose patologie, dalle cardiovascolari alle tumorali, dall’obesità al Parkinson.

L’importante risultato è stato conseguito dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, tramite il suo Oda, il centro di Olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura: il titolo della ricerca è A dual sgRNA-directed CRISPR/Cas9 construct for editing the fruit-specific b-cyclase 2 gene in pigmented citrus fruits, ossia, tradotto, "Un doppio costrutto CRISPR / Cas9 diretto da sgRNA per l'editing del gene Beta-ciclasi 2 specifico del frutto negli agrumi pigmentati".

Nella ricerca il Crea riporta che, grazie alla tecnica del genome editing "sono stati migliorati per la prima volta i caratteri qualitativi degli agrumi, realizzando frutti ad elevato valore aggiunto, in grado di contribuire a migliorare lo stato di salute dei consumatori". 

Partendo da cinque diverse arance dolci pigmentate con antociani, appartenenti ai gruppi varietali Tarocco e Sanguigno, e il citrange Carrizo, un portainnesto di agrumi utilizzato come modello per la trasformazione degli agrumi, "sono state prodotte varietà di arancio pigmentato ricche in antocianine che saranno in grado, nel prossimo futuro, di produrre frutti che conterranno anche licopene". 

Attraverso l’editing -sostiene lo studio, "è stato disattivato, cioè spento, il gene della beta ciclasi, responsabile della trasformazione del licopene in beta carotene (il metabolita che conferisce il classico colore arancione a frutta e verdura)", Questo ha consentito "alle arance, già rosse per la presenza di antocianine, di accumulare nel prossimo futuro anche licopene". Secondo i risultati ottenuti, l'86% delle piantine prodotte "è stato modificato con successo".

Da sempre molto apprezzati dai consumatori, gli agrumi hanno alti livelli di composti bioattivi, come antociani e carotenoidi (ad esempio, il licopene), che svolgono attività preventiva nei riguardi di malattie cardiovascolari e tumorali. "Gli antociani, ad esempio -spiega il Crea nello studio-, proteggono dalle malattie cardiovascolari, prevengono il cancro e inibiscono la sua crescita, contrastano l'obesità e il diabete di tipo 2 associati all'insulino-resistenza". 

Il licopene e altri carotenoidi riducono gli effetti negativi del cancro e delle malattie cardiovascolari, dei processi infiammatori e del morbo di Parkinson. "Proprio per tali ragioni, la domanda di agrumi pigmentati contenente antociani e licopeni è in forte aumento", spiega il Crea.

"Questa è la prima volta in cui la ricerca ha utilizzato il genome editing per produrre varietà di agrumi con antociani e licopene nella loro polpa -sottolinea Concetta Licciardello, primo ricercatore Crea Ofa e coordinatrice del lavoro-. Questi tratti, infatti, sono difficili da combinare attraverso approcci di miglioramento genetico tradizionali". 

"Gli agrumi più diffusi e consumati presentano o l’uno o l’altro composto -aggiunge Licciardello-. Il genome editing negli agrumi, che ad oggi, era stato utilizzato esclusivamente per introdurre resistenza contro la malattia del cancro degli agrumi nel pompelmo e arancio dolce, è stato per la prima utilizzato per far sì che le arance con antocianine potessero anche produrre licopene". 

"Il principale vantaggio delle nuove tecnologie di evoluzione assistita -prosegue la ricercatrice-, quale il genome editing, è utilizzare le forbici molecolari intervenendo in un carattere senza alterare il background genetico di una varietà, rispettando pertanto le peculiarità del made in Italy, come ad esempio le arance rosse".

fc - 28496

EFA News - European Food Agency
Simili
◄ Torna alla pagina precedente