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CLARA MOSCHINI

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Il consorzio Patata Bologna Dop promuove il prodotto

Un evento per presentare la varietà Primura, prima e unica che ha ottenuto la Dop in Italia

A parlare della Bologna Dop viene in mente per antonomasia la famosa Mortadella, ma il capoluogo felsineo ha un'altra eccellenza. Per conoscere da vicino la Patata di Bologna Dop stamattina a Bologna produttori, consorzio di tutela e la distribuzione si sono dati appuntamento per raccontare a giornalisti e operatori questo prezioso prodotto, primo in Italia ad avere ottenuto la certificazione di Denominazione di Origine Protetta. Prodotto intimamente legato al territorio d’origine, tanto da renderlo unico nel panorama nazionale, sul mercato è presente nell’unica ed esclusiva varietà Primura.

Dopo l’introduzione istituzionale di Claudio Scalise Direttore del Consorzio di Tutela, che associa 116 aziende agricole del bolognese,sono intervenuti un produttore, Anna Rita Muzzarelli e Pietro Terlingo Responsabile Settore Ortofrutta Coop Alleanza 3.0.

Questa patata garantisce tracciabilità e trasparenza: chi acquista una confezione del prodotto può risalire al campo di coltivazione e dare un volto all’agricoltore che l’ha prodotta attraverso la semplice scansione di un QR code presente nel retro del packaging. Con ‘Primura Experience’ si fa un ulteriore passo in avanti: il produttore ci mette la faccia incontrando il consumatore direttamente nel punto vendita in un percorso di assoluta trasparenza.

In questo percorso non è certo casuale la scelta di Coop come punto di incontro tra produttore e consumatore, quale insegna radicata nel territorio.

“Coop Alleanza 3.0 sostiene e valorizza i prodotti e i produttori locali, e ne sviluppa la presenza nella propria rete di vendita, andando così a consolidare un processo di relazione tra i produttori, valorizzando le filiere locali – ha dichiarato Pietro Terlingo –. Questo fa parte del contributo della Cooperativa all’economia dei territori nei quali opera e rappresenta per noi sia un elemento identitario e un valore fondante oltre che un impegno verso la comunità”.

Un prodotto meraviglioso, ha raccontato la Muzzarelli: "la Primura è davvero l’eccellenza, e produrla non è poi cosi facile. Un impegno notevole, la sua resa non è come le altre", spiega a EfaNews. "Ma nonostante tutto continuiamo a produrla con costanza e sacrificio. Noi ci crediamo, e continuiamo in questo progetto, perchè è un prodotto di eccellenza e siamo convinti che solo consumandola la si capisce davvero e raccontarla non basta".

Muzzarelli ha spiegato che "lavorare in un terreno argilloso è complicato ma noi perseveriamo perche vogliamo portarla sulle tavole di quanti più italiani possibili. Il sapore unico, la consistenza, e dietro c’è un lavoro che dura un anno. Viene raccolta nei mesi estivi e con cura, soprattutto nelle prime ore del mattino, alle 4, alle 5 poi viene conservata nelle celle con molta cura, soprattutto per avere la sua buccia edibile. Insomma - conclude - c’è davvero tanto lavoro per arrivare alla certificazione, un lavoro immenso".

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EFA News - European Food Agency
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