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CLARA MOSCHINI

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Nestlé va via dal Myanmar

Chiusa la fabbrica e la sede centrale di Yangon: i prodotti affidati a un distributore locale

Nestlé chiuderà la fabbrica e la sede centrale di Yangon, in Myanmar, nel tentativo di passare a un modello di business più sostenibile. Un portavoce della multinazionale ha dichiarato che l'azienda ha nominato Mdg, ossia Myanmar distribution group come distributore per il Paese: sarà responsabile della commercializzazione e della distribuzione dei prodotti Nestlé. A seguito della transizione, lo stabilimento di Dagon, vicino a Yangon, e la sede centrale di Yangon cesseranno le attività

L'azienda ha iniziato a distribuire i suoi prodotti in Myanmar nel 1991, creando articoli di alta qualità a prezzi accessibili per i consumatori: da allora ha ampliato la sua presenza in Myanmar portando marchi come Nescafé, Milo, Lactogen, Cerelac e Maggi. Il Myanmar, però, dal 2021 è colpito da una forte ondata di violenza e dall'instabilità politica: questo avviene dopo il colpo di Stato militare che ha rimosso la leader Aung San Suu Kyi e il suo governo. Secondo Cnn, dall'inizio del colpo di Stato sono state uccise migliaia di persone in tutto il Paese.

"Da tempo stiamo valutando come rendere sostenibile l'attività di Nestlé in Myanmar -sottolinea il portavoce-. Recentemente abbiamo condotto una valutazione sull'approccio migliore per farlo, concludendo che il passaggio a un modello di distribuzione è il più sensato nell'attuale situazione economica e contribuirà alla nostra redditività a lungo termine in Myanmar". Questi ha aggiunto che i consumatori possono aspettarsi di gustare gli stessi marchi Nestlé importati da Thailandia, Malesia e Filippine. "Continueremo a investire nei marchi che vendiamo nel Paese, collaborando con i nostri partner locali nella distribuzione, nella vendita al dettaglio e con i media"- conclude il portavoce". 

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EFA News - European Food Agency
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