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Grano. Schiavone (Confagricoltura): "Calo inflazione danneggia solo agricoltori"

"Italia primo trasformatore in Europa, non possiamo permetterci di perdere questo primato"

“Finalmente iniziano a registrarsi in Italia timidi segnali di calo dell’inflazione, ma per il momento questa tendenza sta avendo un impatto prevalentemente negativo solamente sui prezzi dei prodotti agricoli, in particolare del grano duro. Invece, il costo dell’energia, seppur diminuito, continua ad essere nettamente superiore al livello precrisi”. A dichiararlo è Filippo Schiavone, membro della giunta nazionale di Confagricoltura e presidente provinciale dell’associazione di Foggia.

Nonostante il calo dell'inflazione per i prodotti alimentari (-9,4%) sia in atto ormai da ottobre, esso è stato "molto meno marcato che per l’indice generale del costo della vita nello stesso periodo. È necessario, quindi - sottolinea Schiavone - gestire in modo responsabile il meccanismo di trasmissione dei prezzi che, nella definizione di un nuovo assetto tra industria e canali distributivi, valorizzi adeguatamente tutti gli attori della filiera, agricoltura in primis, ma assicurando benefici per tutti”.

“Questo meccanismo, se non gestito opportunatamente – ha rimarcato il rappresentante di Confagricoltura – rischia di peggiorare seriamente l’approvvigionamento di grano duro. L’Italia è il primo trasformatore in Europa e non possiamo permetterci di perdere questo primato".

L'auspicio di Schiavone è che siano rafforzati "i rapporti tra i singoli attori della filiera, fino a raggiungere il consumatore": per farlo "bisogna insistere sui contratti di filiera, strumenti per potenziare l’agroalimentare italiano in una logica di lungo periodo e secondo i principi di sostenibilità e innovazione". A riguardo, ricorda infine il presidente provinciale, "nell’ambito del processo di revisione del Pnrr, Confagricoltura ha chiesto un rifinanziamento del fondo di sostegno per i contratti di filiera. Una misura che, a fronte di meno di 700 milioni disponibili, ha visto presentare domande per 5 miliardi”.

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EFA News - European Food Agency
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