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Carne sintetica/3. Schillaci: "Grande attenzione alla salute"

Il ministro della Salute ribadisce le ragioni del divieto e rilancia i benefici della dieta mediterranea

Approvando il disegno di legge sul divieto di produzione e distribuzione di carne sintetica (leggi notizia EFA News), il governo e il parlamento danno "un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione". A dichiararlo, in un'intervista al Secolo d'Italia, è il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ricorda come il cibo sintetico, ad oggi, non abbia "una storia alimentare né evidenze scientifiche riguardo all’impatto sulla salute".

"E’ nostro dovere assicurare la massima trasparenza e informazione ai cittadini e soprattutto promuovere un modello alimentare che resti ancorato alla nostra dieta tradizionale", ha aggiunto il ministro ricordando l'odierno anniversario dell’iscrizione della dieta mediterranea nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. "Troppo spesso dimentichiamo che gli italiani hanno la fortuna di disporre di tutti i nutrienti della dieta mediterranea. Eppure solo una parte minoritaria della popolazione adotta questo modello alimentare che ha un impatto positivo sulla salute”, sottolinea Schillaci.

Con riferimento a studi di settore, il ministro ribadisce dunque i benefici della dieta mediterranea, a partire dalla "riduzione della mortalità complessiva e della mortalità per patologia cardiovascolare (-9%), per tumore (-6%), malattie di Parkinson (-13%) e Alzheimer (-13%)". Inoltre, afferma Schillaci, la dieta mediterranea "aiuta a contrastare l’insorgenza di malattie cardio-vascolari, di diabete di tipo 2, delle malattie neuro-degenerative e anche di numerose neoplasie". Infine, "la dieta mediterranea ha anche ricadute positive sull’ambiente perché correlata all’uso di materie prime legate al territorio, provenienti da coltivazioni e colture a basso impatto, basate sul rispetto dei cicli della natura. In questo modo, si riduce l’impronta ambientale dei sistemi alimentari e si contribuisce a salvaguardare la biodiversità vegetale e animale. Una sostenibilità ambientale, dunque, ma anche economica”.

In definitiva, argomenta il ministro, la dieta mediterranea aiuta a "prevenire malattie croniche non trasmissibili", arrecando così beneficio a una comunità nazionale dall'età media molto alta, com'è quella italiana. "Ecco perché - conclude Schillaci - il nostro impegno è fortemente orientato a promuovere e consolidare il modello tradizionale di dieta mediterranea che assicura meno malati in futuro e più sostenibilità. E’ importante che i cittadini accrescano questa consapevolezza consumando i prodotti di qualità del nostro territorio e rafforzando una tradizione alimentare che è parte della nostra cultura”.

lml - 36009

EFA News - European Food Agency
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