Secondo l'ultimo rapporto di Eurostat, la quantità di energia utilizzata direttamente dal settore agricolo e forestale nell’Unione Europea è stata equivalente a 28,3 milioni di tonnellate di petrolio nel 2021. Questa quantità è rimasta quasi invariata (-0,3%) rispetto a quella utilizzata nel 2020, anno iniziale della pandemia. Il dato è in netto contrasto con il consumo totale di energia, che risulta in ripresa (+6,2%) rispetto al 2020. Il settore agricolo e forestale rappresentava il 3% dell’energia totale consumata nell’Ue nel 2021. Tutti i paesi dell’Ue hanno registrato aumenti del consumo totale di energia nel 2021 rispetto al 2020. Gli incrementi più marcati si sono verificati in Italia (+9,8%), Slovacchia (+9,3%) e Francia (+9,1%).

All’interno del settore agricolo e forestale si registrano notevoli contrasti tra i paesi dell’Ue. I livelli di consumo diretto di energia nel 2021 sono stati inferiori a quelli del 2020 in nove paesi dell’Ue: i tassi di calo più marcati sono stati registrati in Estonia (-19,4%), Lettonia (-6,5%) e Ungheria (-5,3%). Al contrario, i livelli erano almeno del 5% più alti rispetto al 2020 in Grecia (+7,5%), Lituania (+7,1%), Romania (+6,8%), Malta (+6,3%), Austria (+5,8) e Portogallo ( +5,5%)

Quasi tre quarti dell'energia consumata direttamente dal settore agricolo e forestale dell'Ue è stata utilizzata da sei paesi: Francia (4,2 milioni di tonnellate; 14,8%), Paesi Bassi (4,0 milioni di tonnellate; 14,0%), Polonia (3,7 milioni di tonnellate; 13,2% ), Germania (3,6 milioni di tonnellate; 12,7%), Italia e Spagna (circa 2,8 milioni di tonnellate ciascuna; 9,9% Italia e 9,8% Spagna).