Tutti i 27 Stati dell'Unione Europea sono concordi nel sostenere che in ambito agricolo la "situazione non può rimanere così com'è". Al tempo stesso, le proposte della Commissione Ue "vanno nella direzione giusta e sono il primissimo passo concreto per rispondere ad alcune delle preoccupazioni degli agricoltori". Dà un colpo al cerchio e una alla botte, il vicepremier e ministro dell'Agricoltura belga David Clarinval, alla presidenza di turno dell'Ue, al termine del Consiglio Agrifish.

Clarinval ricorda comunque che il Consiglio invita "la Commissione a completare rapidamente queste misure con nuove misure più ambiziose". Tra queste, il vicepremier belga menziona "la riduzione degli eccessivi oneri amministrativi" e al contempo, "misure che abbiano un effetto concreto a breve medio e a lungo termine".

Tra le altre cose, servono, ha detto Clarinval, una "condizionalità flessibile soprattutto" su alcuni punti delle "buone condizioni agricole ambientali", in particolare con riferimento alla rotazione dei terreni, nonché la revisione dell'articolo 120 del regolamento sui piani strategici e "un innalzamento degli aiuti de minimis".