Liquami, amianto e carcasse: sequestro choc vicino Catania
Carabinieri denunciano titolare allevamento per mancato rispetto delle norme igieniche
Un intero allevamento di ovini e caprini è stato posto sotto sequestro ad Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania. Le irregolarità riscontrate presso la struttura sono numerose e riguardano in primo luogo le norme sulla sicurezza, sulla salubrità e sull'impatto ambientale. E' quanto emerge nell'ambito dell'operazione "Natale in sicurezza", intrapresa dai carabinieri del Comando Provinciale di Catania, in collaborazione con i veterinari dell'Asp di Acireale.
Al termine dell'indagine è stato denunciato il 64enne titolare dell'allevamento, la cui attività è stata sospesa, con relativo fermo sanitario per tutti i capi di bestiame. Tra le infrazioni contestate: gestione non autorizzata di rifiuti anche pericolosi, violazione delle prescrizioni in materia di tutela sanitaria dei lavoratori dipendenti, realizzazione di una discarica abusiva su un terreno soggetto a vincoli archeologici e paesaggistici.
Al loro arrivo nell'area zootecnica, i carabinieri hanno riscontrato rifiuti di ogni genere - plastica in primis - carcasse di animali e amianto. La fuoriuscita di fumo dal terreno ha costretto all'intervento dei tecnici dell'Arpa e dei Vigili del Fuoco di Acireale per lo spegnimento.
E' stata poi rinvenuta una vasca contenente circa 50 litri di latte ovino e caprino, che l'allevatore denunciato continuava a smerciare sotto banco, nonostante ben sei anni fa fosse stato interdetto alla vendita per mancanza di registrazione sanitaria dell'azienda. Nel corso dell'ispezione, sono state sequestrate alcune aree dove i liquami zootecnici si riversavano a valle, in ragione della pendenza del terreno.
EFA News - European Food Agency