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CLARA MOSCHINI

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Toscana: prorogato bando diversificazione attività agricole

Dotazione di 18,8 mln euro per migliorare orientamento al mercato e promuovere occupazione

E’ stata prorogata alle ore 13:00 del 28 febbraio 2025 la scadenza di presentazione delle domande per il bando della Regione Toscana “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” nell’ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale (Csr) Feasr 2023-2027. Dalle fattorie didattiche all’enoturismo o all’oleoturismo, sono solo alcune delle attività extra-agricole che si possono svolgere nelle aziende agricole e che sono le protagoniste di questo bando.

Con una dotazione finanziaria di 18,8 milioni il bando è correlato a due obiettivi specifici: - Migliorare l'orientamento al mercato e aumentare la competitività dell'azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione. - Promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, compresa la bioeconomia circolare e la selvicoltura sostenibile.

“Dietro al concetto "diversificazione" delle aziende agricole", ha detto il vicepresidente e assessore al’agroalimentare Stefania Saccardi, "si cela una miriade di iniziative, segnale di nuove strategie aziendali, soluzioni imprenditoriali che nascono per dare risposte al territorio e alle particolari esigenze di consumatori e utenti. Sono nuove forme a cui abbiamo il dovere di dare attenzione e sostegno. Per questo ci auguriamo che questo bando trovi molte adesioni perché possiamo sostenere le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni e quelle forme innovative che garantiscono lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate”.

La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l’azienda agricola realizzi attività agricole come: l’ospitalità, compresa l’ospitalità in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all’agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo. 

L’entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana individuata ai sensi del comma 1 lett. A) dell’art.32 del Reg.(UE) n.1305/2013.

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