Osservatorio Nestlé: il Nord Ovest riscrive la longevità
In quest'area la maggioranza degli abitanti si sente più giovane
Cresce il consumo di frutta e verdura, cala quello di fritti e alcol. Il 33% mangia più spesso a casa, scegliendo piatti meno elaborati.
La quindicesima edizione dell'Osservatorio Nestlé, attraverso l’indagine “L’Età senza Età”, ha raccolto e analizzato le abitudini e le percezioni degli abitanti del Nord Ovest, mettendo in luce un fenomeno sempre più evidente: la longevità non è solo una questione di età biologica, ma di mentalità e stile di vita. I dati rivelano una regione caratterizzata da energia, positività e consapevolezza, dove le persone si percepiscono fisicamente e mentalmente giovani. Questo trend riflette un cambiamento culturale profondo che sta ridefinendo il concetto di invecchiamento, puntando su una longevità di qualità fatta di benessere, dinamismo e un approccio proattivo alla vita quotidiana.
Analizzando i risultati, emerge che il Nord Ovest vive in modo molto particolare la percezione dell’età: il 53% si sente più giovane della propria età anagrafica, mentre l’9% si sente più anni addosso. Il 55% degli intervistati si sente mentalmente più giovane della propria età anagrafica, contro solo l'11% che si sente più vecchio mentalmente mentre in termini fisici, il 37% si percepisce in forma contro un 25% che si sente più scarso.
Per il 27% degli intervistati, l'invecchiamento inizia "quando ti vedi vecchio/a davanti allo specchio". Il 22% associa l'inizio della vecchiaia al momento in cui si smette di fare programmi per il futuro. Per il 13% quando si smette di lavorare.
Il declino cognitivo (54%) e il decadimento mentale (46%) sono in cima alla lista delle paure. L'invecchiamento fisico (42%) e la perdita di indipendenza (37%) seguono tra i timori più sentiti.
Il sonno sembra essere il più diffuso, con quasi la metà degli intervistati (49%) che lo ritiene problematico. Questo potrebbe riflettere preoccupazioni legate a stress, ansia o stili di vita che influenzano il riposo notturno.
Sentirsi energici e in forma è una preoccupazione rilevante, leggermente inferiore (48%) al sonno. Il peso corporeo è un aspetto importante per molti (41%), indicativo di una sensibilità verso la salute fisica o estetica.
Le problematiche legate all'umore interessano una parte significativa della popolazione (38%), suggerendo che lo stress o problemi psicologici potrebbero essere prevalenti.
La difficoltà nel mantenersi fisicamente attivi (35%) che potrebbe derivare da mancanza di tempo o da motivazione. Capacità mentali/cognitive (25%) è il problema percepito meno comune, ma ancora rilevante per un quarto degli intervistati. Potrebbe includere difficoltà di concentrazione e scarsa memoria.
Il 32% degli intervistati guarda più TV rispetto al passato, mentre il 24% si dedica a maggiore attività fisica quotidiana. Allenare la mente è una priorità: il 56% legge regolarmente, e il 43% considera il dialogo una forma di stimolo mentale. Cresce il consumo di verdure (60%) e frutta (50%), mentre diminuiscono fritti (58%) e alcol (38%). Il 33% mangia più spesso a casa, scegliendo piatti meno elaborati o pensati per la dieta.
Viaggiare di più (50%), Fare più attività fisica (44%), Leggere e studiare di più (36%), Non aver paura di rischiare (25%), questi i consigli principali che gli intervistati darebbero al se stesso da giovane. Solo il 7% si suggerirebbe di fare un figlio. Questi dati confermano che il Nord Ovest italiano abbraccia un approccio positivo alla vita. Il miglioramento della qualità della vita, un’alimentazione più sana e la crescente attenzione alla salute fisica e mentale sono alla base di questa trasformazione.
Inoltre, attività sportive, una vita sociale ricca e l’accesso a cure mediche di alto livello emergono come pilastri del benessere percepito nella regione. Elementi che motivano gli abitanti a vivere con energia e scopo, come sottolinea Nic Palmarini, direttore del National Innovation Centre for Ageing (Nica) del Regno Unito, Ceo di Voice Italia Social Enterprise e Co-Founder di Edelman Longevity Lab: “L’impegno, la partecipazione, il contribuire a creare un mondo migliore per sé o gli altri, o – semplicemente – avere un obiettivo in grado di sfidarci e collocarci nel futuro rappresenta un driver cruciale. È quello che gli inglesi chiamano ‘purpose’ e che potremmo provare a tradurre con ‘senso della vita’. È quello che stabilisce il confine tra sentirsi o meno vecchi”.
EFA News - European Food Agency