Primo botta e risposta Trump-Von der Leyen
Il neo presidente Usa conferma i dazi, la presidente della Commissione vuole "negoziare restando fermi sui principi"
Come aveva promesso ampiamente in campagna elettorale, il 47° presidente degli Stati Uniti Donald Trump si scaglia subito contro tutti, o quasi, e mette mano alla sua agenda dei dazi. Il neo presidente, in primis, ha messo in guardia i paesi europei. "Saranno soggetti a dazi" se non correggeranno gli squilibri commerciali, ha detto. "Ci hanno trattato male. Se non fai così, non si ottiene giustizia", ha ribadito il presidente nel corso di un evento alla Casa Bianca, durante il quale ha aperto alla possibilità che Elon Musk acquisti TikTok "se vuole" e dove annunciato il progetto 'Stargate', la joint-venture per investimenti fino a 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti per costruire l'infrastruttura necessaria all'intelligenza artificiale.
Trump è apparso insieme agli amministratori delegati di Softbank Masayoshi Son, Oracle Larry Ellison e OpenAI Sam Altman, le tre società coinvolte in Stargate. La joint-venture dispiegherà "immediatamente" 100 miliardi con l'obiettivo di raggiungerne "almeno" 500 in progetti per l'IA, secondo quanto ha dichiarato l'ad di Softbank, Son.
"È un onore per il Paese. Faremo il possibile affinché ci siano meno problemi possibile", ha detto Trump spiegando che l'investimento è l'inizio "dell'età dell'oro dell'America. Ci stiamo muovendo con una velocità senza precedenti per affrontare le varie crisi dell'America", ha concluso il presidente che, mentre lavora a rilanciare gli Stati Uniti, mostra di non perdere di vista le sfide che il Paese si trova ad affrontare. Fra queste il "cattivo trattamento" commerciale che è stato riservato agli Usa dall'Europa e da "tutti gli altri". Ed eccolo qui, il punto dolens. Trump non ha usato mezzi termini per avvertire l'Ue su possibili dazi: anzi, il presidente ha ribadito che intende imporre tariffe al Canada e al Messico dal 1° febbraio, quando potrebbero scattare anche dazi del 10% contro la Cina per il fentanyl.
Non si è fatta attendere la reazione dell'Ue affidata a Ursula Von der Leyen, secondo cui la tattica sarà quella di "negoziare con gli Usa restando fermi sui principi". Con gli Stati Uniti, sottolinea la presidente della Commissione Ue parlando alla Plenaria dell'Eurocamera, "la nostra prima priorità sarà quella di impegnarci tempestivamente, discutere di interessi comuni ed essere pronti a negoziare. E quando arriverà il momento di negoziare, saremo pragmatici nel cercare un terreno comune. Ma voglio anche che sappiate che resteremo sempre fedeli ai nostri principi europei. Nessun'altra economia al mondo è così integrata come quella europea e americana. Ma oltre a questi numeri c'è molto di più. Amicizie, legami familiari, storia e cultura comuni. Questo è un aspetto che terremo sempre presente".
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