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Tea: assalto notturno al vigneto sperimentale dell'Università di Verona

Dal Senato la condanna di De Carlo e Centinaio: "Qualcuno ha paura del progresso"

Ancora un atto di vandalismo contro una sperimentazione di tecnologie di evoluzione assistita (Tea). Nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, un gruppo di ignoti ha fatto accesso alle coltivazioni dell'Università di Verona, a San Floriano Valpolicella, danneggiando gravemente il vigneto sperimentale, inaugurato lo scorso settembre (leggi notizia EFA News). Un episodio simile era capitato lo scorso giugno presso il campo sperimentale di riso dell'azienda Cascina Erbatici a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia (leggi notizia EFA News).

Immediate le reazioni politiche a seguito dell'aggressione. "Quello di questa notte non è stato solo un attacco vigliacco, ma un danno gravissimo alla ricerca e al progresso delle Tea, fondamentali per un'agricoltura più produttiva e sostenibile", ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Luca De Carlo.

"Qualcuno ha paura del progresso e della scienza, ma questi atti di violenza non fermeranno il percorso verso un'agricoltura migliore", ha aggiunto il senatore, sottolineando che "colpire un campo di riso significa cancellare cinque anni di ricerca, ma con le colture arboree come la vite si parla di almeno due decenni di lavoro buttati via. La trasparenza nella ricerca è fondamentale, ma non possiamo permettere che queste informazioni vengano usate per sabotare progetti essenziali per il futuro dell'agricoltura", ha concluso De Carlo.

Parole di condanna sono state espresse anche dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. “Il nuovo attacco vandalistico contro una coltura sperimentale delle Tecniche di Evoluzione Assistita in Veneto è figlio di un pregiudizio rozzo e sbagliato, che vorrebbe ricacciare indietro e quindi destinare alla scomparsa la nostra agricoltura", dichiara il vicepresidente del Senato. 

"La condanna di queste azioni illegali deve essere chiara e netta. Contemporaneamente", prosegue l'esponente leghista, "dobbiamo riuscire a spiegare a tutti con orgoglio il fatto che, a Pavia con il riso come a Verona con la vite, l’Italia sta dimostrando di essere all’avanguardia nel progresso scientifico e tecnologico applicato al lavoro nei campi. È un passaggio fondamentale per aiutare le nostre coltivazioni a garantire produttività e, insieme, sostenibilità ambientale e resistenza ai cambiamenti climatici. Per questo", conclude Centinaio, "la Lega è stata in prima fila nel sostenere la ricerca sulle Tea e continuerà a farlo con convinzione”.

Solidarietà agli sperimentatori è stata espressa dal presidente di Cibo per la mente Clara Fossato, che invoca l'adozione di "misure adeguate a proteggere il lavoro dei ricercatori che, con impegno e dedizione, stanno cercando soluzioni per un’agricoltura più sostenibile e competitiva. Difendere il valore della scienza è un tema che riguarda l’intero Paese, perché senza innovazione non c’è futuro per l’agroalimentare italiano”.

Da parte sua, di fronte al reiterarsi di questi "atti spregevoli, verificatisi per l’appunto anche in Lomellina, Confagricoltura chiede al ministero dell’Ambiente di "valutare l’effettiva opportunità di rendere pubblica la geolocalizzazione delle sperimentazioni in campo". Al contempo, la Confederazione coglie l’occasione per ribadire che "la ricerca sulla genetica vegetale è una via sicura e sostenibile per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le fitopatie, e per potenziare la produttività dell’agricoltura italiana tutelando l’ambiente e l’uomo".

 

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EFA News - European Food Agency
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