Spagna: frutta e verdura in netto calo
Crollo dei consumi fino al 25% nel 2022. Soltanto l'uva è in controtendenza (+4,5)
In Spagna il consumo di frutta e verdura è in deciso calo. Lo confermano i dati del ministero dell'Agricoltura iberico, secondo il quale nel mese di ottobre 2022 la diminuzione è stata del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021 per un totale di 5.688 milioni di chilogrammi, mentre in valore il calo è stato del 2,5%, attestandosi a 11.010 milioni di euro.
Nello specifico, il consumo di ortaggi da gennaio a ottobre 2022 ha raggiunto i 1.964 milioni di chilogrammi, il 14% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Tra i principali consumi in diminuzione figurano: il pomodoro, con un consumo di 463 milioni chilogrammi (-12% rispetto al 2021); la cipolla, con 228 milioni di chilogrammi (-19%); il peperone, con 165 milioni di chilogrammi (-18%); il gruppo di lattughe, indivia e scarola, con 142 milioni di chilogrammi (-11,5%). Anche il consumo di patate è diminuito nel periodo analizzato, raggiungendo i 710 milioni di chilogrammi, (-11%). Anche la domanda di frutta fresca delle famiglie fino a ottobre 2022 si è ridotta del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, attestandosi a 3.194 milioni di chilogrammi.
Anche sul fronte della frutta, il calo dei consumi si riscontra in tutte le tipologie, a partire dall'arancia, con 532 milioni di chilogrammi in meno (-9%); la banana, 447 milioni di chilogrammi in meno (-15%); la mela, 327 milioni di chilogrammi (-7%); l'anguria, 301 milioni di chilogrammi (-25%); il melone, 291 milioni di chilogrammi in meno (-16%); la fragola, 108 milioni di chilogrammi in meno (-8%). Solo l'uva ha registrato un andamento positivo, con 78 milioni di chilogrammi consumati, +4,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Nel periodo analizzato, diminuisce del 2,5% la spesa per frutta e ortaggi delle famiglie, attestandosi a 11.010 milioni di euro, con una ricaduta più vistosa sugli ortaggi, la cui spesa si attesta a 4.154 milioni di euro (-6%) e sulle patate, con 688 milioni di euro (-3%), mentre la spesa per la frutta è rimasta pressoché invariata rispetto all'anno precedente, con 6.167 milioni di euro (+0,2%).
EFA News - European Food Agency