FoodTech Accelerator, ecco le 9 finaliste
Presentate oggi le startup internazionali che seguiranno il percorso coordinato da Deloitte officine innovazione
Presentate oggi le nove startup internazionali, scelte tra più di 600 candidate, che seguiranno il percorso del Food Tech Accelerator coordinato da Deloitte officine innovazione in collaborazione con Amadori, Cereal Docks, Birra Peroni e Coprob Italia Zuccheri. L’iniziativa è sostenuta anche dal retail partner Gruppo Finiper, Sealed Air in qualità di technical partner, oltre che Seeds&Chips e Federalimentare Giovani come ecosystem partner. Innogest, Digital magics e Italian angels for growth ricoprono, invece, il ruolo di investment partner.
Le 9 startup, provenienti da Hong Kong, Italia, Israele e Canada, sono il frutto di un lungo processo di scouting e selezione iniziato lo scorso giugno. Tra ottobre e dicembre i tre gate di selezione hanno permesso di scegliere le nove finaliste che accederanno al programma: provenienti da quattro paesi del mondo, le aziende hanno già raccolto complessivamente più di 35 milioni di Euro dalla loro formazione.
Quattro sono i trend emergenti dei settori (agri, food and retail) protagonisti di questa edizione: agritech, disruptive food & alternative beverages, innovative packaging, automated commerce. Le startup accedono a un programma di 15 settimane che mira a concretizzare progetti pilota da sviluppare insieme ai diversi corporate partner: da domani le startup verranno ospitate nel Food Tech Hub, all’interno del centro commerciale "Piazza Portello” di Milano messo a disposizione dal Gruppo Finiper, destinato a essere il luogo in cui ogni giorno le startup e i partner dell’iniziativa lavoreranno fianco a fianco.
Il percorso di accelerazione culminerà con il DemoDay in programma a maggio a Milano: durante l’evento, le startup si presenteranno all’innovation ecosystem e alla community degli investitori per presentare i risultati dei progetti pilota svelandoli al mercato. Le 9 selezionate per partecipare al programma sono:
- Agritask. Startup israeliana che ha sviluppato una piattaforma di gestione agronomica che consente di coordinare le operazioni da un unico programma.
- Cytophage. Startup canadese che sta sviluppando batteriofagi sintetici per prevenire e curare le infezioni batteriche che incidono sulla salute degli animali.
- Equinom. Startup israeliana che ha sviluppato una “Smarter Seeds”, semi non ogm destinati al consumo umano con profili nutrizionali superiori e rese produttive migliorate rispetto a quelli normali.
- Heallo. Startup italiana che ha brevettato un processo enzimatico in grado di estrarre da una materia prima di origine naturale una fibra solubile che riduce significativamente gli impatti del picco glicemico e dei carboidrati.
- Ktchn Lab. Startup italiana che, attraverso diversi ristoranti virtuali, riesce a consegnare piatti in 20 minuti.
- Innovopro. Startup israeliana che produce un concentrato di proteine a base di ceci sotto forma di farina e che può avere diverse applicazioni, come ad esempio maionese, pudding, gelato vegano: il composto non è ogm, non è segnato come un allergenico e ha un alto valore nutrizionale.
- Ixon. Startup di Hong Kong che ha sviluppato una tecnologia patent pending di confezionamento asettico che può trasformare gli alimenti sottovuoto in prodotti stabili senza la necessità di utilizzare il frigorifero, eliminando così la necessità di logistica della catena del freddo e conservazione.
- Soos Technology. Startup israeliana che ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di ottimizzare la capacità produttiva degli incubatoi usati dal settore avicolo.
- ZeroEgg. Startup israeliana che fornisce un prodotto di origine vegetale che sostituisce le uova in ogni loro applicazione come ad esempio nella frittata, uova strapazzate, prodotti da forno, torte salate e salse come la maionese.
EFA News - European Food Agency