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CLARA MOSCHINI

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Paesi Bassi: allevamenti bovini condannati all'estinzione?

Il governo olandese vorrebbe introdurre la regola di una mucca ogni 0,35 ettari

La misura draconiana richiede 6,7 miliardi di euro ma la strada verso l'accordo con gli agricoltori è tutta in salita.

Il governo olandese è alla disperata ricerca di un accordo per implementare una misura estremamente impopolare: limitare drasticamente la densità dei bovini per ogni allevamento. Per l'esattezza, si tratterebbe di mettere a disposizione fino a 0,35 ettari di pascolo per ogni capo di bestiame. Il che equivarrebbe, a occhio, a due bovini per un terreno grande come un campo di calcio.

Un provvedimento che equivale ad sostanziale annientamento dell'intero settore zootecnico. Per mandare in porto questa misura draconiana, il governo avrebbe bisogno di 6,7 miliardi di euro di indennizzi, in base a un memorandum del ministero dell'agricoltura, il cui titolare Piet Adema ha affermato anche la necessità di 600 milioni di euro annui per "servizi ecosistemici", che consentirebbero agli agricoltori di gestire la natura da soli.

I sostenitori della riforma affermano che un minor numero di pascoli dovrebbe migliorare la biodiversità e la qualità dell'aria, anche in ragione delle più basse emissioni. La riduzione degli allevamenti bovini comporterebbe anche un adattamento dei mangimi, meno fitofarmaci per la protezione delle colture e una gestione sostenibile del suolo.

Secondo quanto riferiscono i media olandesi e anglosassoni, il governo sta ancora negoziando l'accordo con il settore agricolo, che al momento si starebbe mostrando particolarmente contrario alle restrizioni. Uno studio dell'Università di Wageningen riferisce che il settore zootecnico dovrà ridursi dal 20 al 30% oltre a tutte le altre misure previste dall'accordo per raggiungere gli obiettivi in materia di clima, qualità dell'acqua e azoto.

Il raggiungimento di un accordo appare come un'operazione particolarmente ardua. Gli allevatori olandesi sono più che mai agguerriti nella difesa dei propri interessi, se si pensa che, lo scorso marzo, a vincere le elezioni provinciali (leggi notizia EFA News) è stato proprio il Boer Burger Beweging, il neonato movimento civico degli agricoltori (definito "agropopulista" dai suoi avversari), che si oppone alla drastica riduzione delle emissioni, che di ripercuotono, giocoforza, in un ridimensionamento radicale di tutto il comparto.

lml - 31523

EFA News - European Food Agency
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