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CLARA MOSCHINI

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Ripristino natura: Timmermans lancia un disperato appello ai "figliol prodighi" del Ppe

Mercoledì voto al Parlamento Ue e il vicepresidente della Commissione attacca le destre

Frans Timmermans si ritrova politicamente in difficoltà e, messosi sulla difensiva, individua il capro espiatorio nelle destre europee, a partire da quella italiana. Effettivamente il progetto di legge sul "ripristino di natura" - da mesi massicciamente sponsorizzato dal vicepresidente della Commissione Europea con delega al Green Deal - mercoledì prossimo rischia di saltare al momento del voto all'Europarlamento.

Nella strettoia istituzionale, in cui si è impantanato il suo progetto legge, Timmermans si è fatto intervistare da Repubblica, con un intento molto chiaro: convincere i colleghi del Partito Popolare a riallinearsi nel solco della transizione ecologica e delle relative riforme.

"Non capisco perché il Ppe ha deciso di andarsene, di non parlare nemmeno con noi - lamenta il politico olandese -. Eppure abbiamo fatto una trattativa con il Consiglio. Anche il ministro italiano [Francesco Lollobrigida, ndr] mi ha detto che sono stati compiuti dei passi avanti, ma poi bloccano tutto. Ho chiesto quali fossero i punti di disaccordo. Mi hanno parlato di una decina di punti. Ho risposto: ok, discutiamone. E loro hanno semplicemente detto che non vogliono parlarne e pretendono che la Commissione ritiri questa proposta. E io ripeto loro: perché allora non avanzate voi una proposta?".

Sul piano strettamente politico-elettorale, Timmermans riconosce che l'accordo Popolari-Socialisti si è rotto probabilmente dopo "quel che è accaduto nelle elezioni in Finlandia e soprattutto in Italia, dove il centrodestra adesso vede un’alleanza soprattutto con la destra più radicale. Se il Ppe pensa di governare in futuro con l’estrema destra pur di stare al governo, si ricordino che i partiti radicali vogliono fermare il progetto europeo. Con la destra radicale non si risolvono i problemi".

Nelle poche ore che mancano al voto, la strategia del vicepresidente è quella di convergere con la proposta dei liberali di Renew Europe, che rispecchia quasi interamente quella del Consiglio Europeo. "Spero di trovare la maggioranza al Parlamento così possiamo iniziare almeno a negoziare", dichiara Timmermans, che non nasconde la sua speranza di trovare un certo numero di popolari disposti a discutere.

Il vicepresidente della Commissione europea è determinato a tentare il tutto per tutto, nell'evidenza che, in caso di bocciatura della bozza sul ripristino della natura si perderebbe "almeno un anno perché dopo il voto non ci sarà più tempo per riprendere il discorso":

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EFA News - European Food Agency
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