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CLARA MOSCHINI

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Granchio blu/2. A Goro è dramma: chiesta sospensione mutui

Settore dell'acquacoltura al collasso: il sindaco chiede lo stop anche alle rate dei prestiti

La piaga del granchio blu che sta mettendo in pericolo il fewrrarese, a Goro, uno dei paesi maggiormnante colpiti dal crostaceo killer sta diventandlo un vero e proprio dramma sociale. Tanto che il sindaco, Marika Bugnoli d'accordo con assessori e consiglieri comuncali, sta cercando ogni strada possibile per cercare delle soluzioni. 

"Sono preoccupata moltissimo -spiega Bugonoli riportata da La Nuova Ferrara-. Qui rischia di collassare tutto, con intere famiglie che resteranno senza lavoro. Soprattutto i più giovani hanno dei debiti, gli investimento nell’acquacoltura sono stati importanti e non sanno come fare. Andrò personalmente dai direttori delle banche a chiedere la sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti, perché sto toccando la disperazione con mano. Vorrei fosse chiara una cosa: Goro non vuole vendere e allevare i granchi blu. Vogliamo solo farli sparire per tutelare quello che negli anni abbiamo costruito con grandi sacrifici". 

"Pparlo non solo in veste di vicesindaco ma anche come pescatore di vongole -aggiunge Thomas Turolla, seconda carica del Com,ue ma anche assessore a Pesca e attività produttive nonché neo presidente (da glugno scorso) del Co.Pe.Go., il Consorzio pescatori di Goro-. In questi mesi la nostra preoccupazione non è andata solo verso la nostra produzione di eccellenza messa a dura prova, ma anche verso i 3.500 abitanti della nostra comunità, i 1.700 addetti e tutto il comparto". 

"Da mesi -prosegue Turolla- ci stiamo mobilitando insieme al Con.Uno, il Consorzio unitario novellame e alle nostre associazioni di categoria, come Alleanza delle cooperative italiane: tutti hanno richiesto ai comuni del basso Ferrarese di convocare i propri consigli comunali per dichiarare lo stato di calamità, in modo da far attivare alla Regione, e di conseguenza al ministero, il fondo di solidarietà per l’acquacoltura, così da poter immediatamente richiedere ristori e sostegno economico".

"Chiediamo il supporto dei cittadini all’amministrazione comunale nell’affrontare l’emergenza perché il pericolo non riguarda solo l’aspetto economico -aggiunge Nickolas Bellotti, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Goro-. Il granchio blu, con la sua natura aggressiva, rappresenta anche un rischio per la sicurezza di coloro che lavorano o semplicemente si trovano nelle acque della Sacca di Goro. Acquacoltori, pescatori, turisti: nessuno è al sicuro". 

"Il linea con quanto richiesto dalle associazioni dell’alleanza delle cooperative della Pesca dell’Emilia-Romagna -dice ancora Bellotti- dobbiamo riconoscere la gravità della situazione e dichiarare uno stato di calamità naturale. In secondo luogo, è fondamentale che segnaliamo i danni alla Regione Emilia Romagna e a tutte le altre autorità competenti, affinché siano consapevoli dell’urgenza della situazione". 

"Avviamo -continua Bellotti- un procedimento amministrativo per quantificare i danni subiti dalle nostre cooperative, e facciamo appello alle autorità nazionali e regionali per ottenere un contributo economico che ci permetta di affrontare i costi dell’emergenza e compensare i danni causati dall’invasione del granchio".

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