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CLARA MOSCHINI

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Nas, 20 stabilimenti balneari chiusi: cibi scaduti e assenza di igiene

Le strutture irregolari sono il 31% di quelle ispezionate: sanzioni per 290 mila Euro

Nell’attuale periodo estivo, i Carabinieri dei Nas, d’intesa con il ministero della Salute, danno corso a una campagna di controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici in modo da verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo vacanziero. Le ispezioni, condotte in tutta Italia, hanno interessato 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti: le strutture irregolari rilevate sono state 257, osssia il 31% di quelle ispezionate con la contestazione di 415 sanzioni penali e amministrative per oltre 290 mila Euro.

Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di "aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari" a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di Euro.

Presso i punti ristoro interni alle strutture, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità, privi di tracciabilità e conservati in cattivo stato di conservazione. Venti stabilimenti balneari chiusi dai Nas: “Niente autorizzazioni, cibi scaduti e blatte morte”. Il 31% delle strutture è irregolare. Venti stabilimenti balneari chiusi dai Nas: “Niente autorizzazioni, cibi scaduti e blatte morte”. Il 31% delle strutture è irregolare.

Su 883 stabilimenti balneari e villaggi turistici controllati, 257 sono risultati irregolari: il 31%. È il bilancio delle ispezioni dei carabinieri dei Nas sul territorio nazionale. Tra le violazioni più diffuse sono state riscontrate carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione. In tutto, sono state contestate 415 sanzioni penali e amministrative per oltre 290mila euro. Inoltre, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria undici titolari di attività e disposti venti provvedimenti di chiusura a causa “di gravi criticità strutturali e igieniche per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro“. Come riporta il comunicato ufficiale dei Nas, tra le operazioni più rilevanti vi sono quelle che riguardano:

Nas Livorno 

Disposta la chiusura di tre ristoranti annessi a rispettivi stabilimenti balneari di cui uno nella provincia di Livorno e due nella provincia di Lucca. Le motivazioni sono: "precarie condizioni igienico sanitarie per presenza diffusa di sporco pregresso, tracce di unto in tutti gli ambienti, sugli impianti ed attrezzature di lavorazione nonché, con particolare riferimento allo stabilimento livornese, insetti e blatte morte sulla pavimentazione dei locali della cucina e del deposito alimenti". I carabiniei hanno proceduto al sequestro di alimenti (ittici, carnei e preparati del valore di 3.000 Euro) detenuti in cattivo stato di conservazione "e conservati promiscuamente all’interno di involucri non idonei all’uso". Il valore stimato delle tre attività sospese corrisponde complessivamente ad oltre un milione di Euro.

Nas Catania

Sequestrati 90 litri di olio d’oliva condizionato "all’interno di contenitori privi di etichetta, in evidente stato di irrancidimento, e 5 chili di carni avicole in cattivo stato di conservazione congelate abusivamente", presso il punto di ristoro annesso ad uno stabilimento balneare di Catania. È stata disposta, inoltre, la chiusura di un esercizio di somministrazione e di un deposito alimenti, "entrambi privi dei requisiti igienico-sanitari e strutturali".

Nas Napoli 

A conclusione delle attività ispettive svolte presso tre stabilimenti balneari della provincia di Napoli, si è proceduto al sequestro di 250 chili di prodotti alimentari (carnei, ittici e preparati di gastronomia) risultati privi di indicazione utile alla rintracciabilità. È stata disposta, contestualmente, "l’immediata sospensione dell’attività di somministrazione alimenti di uno dei tre stabilimenti poiché priva dei requisiti minimi igienico sanitari": il valore dell’attività e delle attrezzature sottoposte a vincolo ammonta a 300.000 Euro.

NasTaranto

Provvedimento di chiusura di un deposito di alimenti e di un bar/ristorante, entrambi privi di autorizzazioni, pertinenti due stabilimenti balneari ubicati rispettivamente nelle provincie di Brindisi e di Taranto. Il valore delle infrastrutture oggetto dei provvedimenti ammonta complessivamente a 350.000 Euro. "Sospeso altresì uno stabilimento balneare, con annesso bar, sito in Taranto, privo di notifica all’autorità competente e interessato da carenze igienico-sanitarie e strutturali, il cui valore corrisponde a 2 milioni di Euro.

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