Non solo granchio blu, purtroppo. Adesso le vongole veraci muoiono anche per colpa dell'anossia, la mancanza d'ossigeno nei fondali marini. È questo, infatti, il nuovo flagello che, da alcuni giorni, sta provocando una morìa senza precedenti di vongole veraci nel portocanale di Porto Garibaldi. Il fenomeno è dovuto al protrarsi di temperature decisamente estive sino a ottobre avanzato e alla calma piatta del mare, in assenza di mareggiate: quetso ha comportato un eccessivo apporto di acqua dolce proveniente dal Po e una progressiva riduzione dell’ossigenazione dei fondali, elementi fondamentali per la crescita del novellame seminato all’interno della nursery istituita nel portocanale tre anni fa. 

Il quadro di una situazione catastrofica viene restituito da due campionamenti effettuati nei giorni scorsi dal biologo Edoardo Turolla e dai molluschicoltori di Conuno, il Consorzio Unico del Novellame, che raggruppa le cooperative del settore di entrambe le località lagunari di Goro e Comacchio. Tutte le vongole seminate nell’area nursery di nuova istituzione, come si è detto lungo il molo di Porto Garibaldi, è morta in seguito a una grave crisi anossica: stessa sorte è toccata ai cannolicchi, alle cozze e a tutti i piccoli molluschi, i quali stanno dando origine a infinite distese maleodoranti di conchiglie aperte ed in stato di decomposizione, lungo tutto il litorale che si estende dai lidi comacchiesi a quelli ravennati. 

Se per fronteggiare l’emergenza granchio blu sono stati messe in atto strategie sperimentali (come recinti e teli protettivi, sperimentazione impostata sul 10% delle concessioni) che prevedono importanti investimenti, di certo non si può parlare di misure sperimentali per contrastare episodi di anossia. I ristori promessi, sostengono gli addetti ai lavori, arriveranno ma intanto gli operatori sono alle prese con una nuova catastrofe e tra un mese sparirà dai banchi di vendita la gran parte delle vongole veraci, fonte di reddito quasi esclusivo per gran parte delle famiglie di Goro e per una parte di quelle di Comacchio.