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CLARA MOSCHINI

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Francia, i supermercati Leclerc chiedono ai produttori di abbassare i prezzi

Dopo la presa di posizione di Carrefour contro PepsiCo si muove anche la più grande catena transalpina

La francese E. Leclerc, la più grande catena di supermercati in Francia, appoggia Carrefour nella pressione sui produttori alimentari affinché abbassino i prezzi. Dopo la presa di posizione di ieri di Carrefour che, a causa dei rialzi dei listini dei suoi fornitori, ha deciso di bandire dagli scaffali i prodotti PepsiCo (leggi EFA News) in Francia ma anche in Belgio, Italia, Spagna e Polonia, oggi è stato il turno di Michel-Edouard Leclerc, amministratore delegato e presidente esecutivo del rivenditore francese E. Leclerc. 

Partecipando alla terza conferenza annuale di tecnologia "Inno Generation" organizzata dalla banca d'investimento francese Bpifrance all'AccorHotels Arena di Parigi, Leclerc ha chiesto a tutte le grandi aziende di beni di consumo di abbassare i loro prezzi esattamente come ha fatto ieri Carrefour prendendo una decisone parecchio difficile.

L'inflazione è un obiettivo chiave per il governo francese e, a questo punto, i dettaglianti fanno pressione sui produttori di food&bev. I negozi di alimentari in diversi paesi, tra cui la Germania e il Belgio hanno fermato gli ordini di alcuni prodotti nel corso dell'ultimo anno, tattica che l'inflazione ha reso ancora più combattiva.

"Dobbiamo convincere, nel prossimo mese, tutti questi grandi fornitori che hanno commesso l'errore di aumentare eccessivamente i loro prezzi, per abbassarli ora, o moderarli", sottolinea Leclerc in un post su LinkedIn. 

La Francia, ormai da mesi, è in pieno dibattito sul prezzo dei prodotti di base: una battaglia in cui i dettaglianti sostengono che gli aumenti dei prezzi dei produttori sono ingiustificati. Il governo ha chiesto a dettaglianti e fornitori di concludere i negoziati annuali sui prezzi a gennaio, due mesi prima del solito, in quanto cerca di ridurre l'inflazione (leggi EFA News).

Ieri Carrefour ha ribadito che i suoi negozi in Francia, Belgio, Italia, Spagna e Polonia non avrebbero più venduto alcuni prodotti che hanno in magazzino tra cui Pepsi, Lay’s Crisps, Cheetos, e 7up a causa di "inaccettabili aumenti di prezzo": non ha precisato, però, da quando inizierà a valere il divieto di vendita. Carrefour ha più di 10.000 negozi nei cinque paesi secondo il suo rapporto annuale 2022: rappresentano più di due terzi della sua impronta globale.

"Siamo stati in discussione con Carrefour per molti mesi e continueremo a impegnarci in buona fede per cercare di garantire che i nostri prodotti siano disponibili", ha dichiarato PepsiCo. Secondo i dati Nielsen analizzati da Barclays, nel 2022 PepsiCo rappresentava solo l'1% dei ricavi dell'intero mercato francese.

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EFA News - European Food Agency
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