Protesta agricoltori/2. Lollobrigida: "Lavoriamo a una proposta sull'Irpef"
Ma Tajani mostra prudenza: "Più responsabilità, no a proposte demagogiche, né a false promesse"
Mentre una parte del movimento degli agricoltori si appresta a manifestare al Circo Massimo il prossimo 15 febbraio (leggi notizia EFA News), il governo Meloni è al lavoro per una proposta di mediazione. “Sull'Irpef insieme ai colleghi Giorgetti e Leo stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli", ha dichiarato il il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
"Il sostegno al reddito dei più deboli e l'abbattimento dei costi di produzione, in un quadro di equità, restano la stella polare dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni e spero che chiunque, al di là della collocazione parlamentare, abbia a cuore il sistema agricolo", ha aggiunto Lollobrigida, replicando al leader di Azione Carlo Calenda, che aveva ritenuto l'emendamento al Milleproroghe non sufficiente a risolvere il problema.
"Ringrazio Azione per i suggerimenti ma, anche stavolta, sosterrò quelle proposte che hanno lo stesso nostro interesse nel tutelare gli imprenditori agricoli, come quella avanzata dal ministro francese Marc Fesneau sul principio di reciprocità", prosegue Lollobrigida, "per evitare che nella nostra Nazione arrivino merci provenienti da Paesi terzi che non rispettano le stesse regole imposte ai nostri agricoltori".
Sul tema della rimodulazione dell'Irpef agricola, è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che interpellato sul tema in una conferenza stampa, ha affermato: "C'è una base minima, che è quella dei 10mila euro, se si può ottenere di più meglio, noi stiamo lavorando". "Avevamo chiesto all'inizio come Forza Italia un'esenzione totale", ha aggiunto Tajani, "però il problema riguarda i conti, con il ministro Giorgetti stiamo lavorando perché comunque si parta da una base di 10mila e se si può ottenere di più meglio, però bisogna sempre essere responsabili".
"Già con la quota dei 10 mila euro viene esentato l'80% delle aziende agricole, quindi già è un risultato molto importante. Ma questo ovviamente non basta, serve fare molto di più, serve una strategia complessiva", aggiunge Tajani. Quanto alla posizione della Lega che chiede un'esenzione ancora maggiore, il ministro degli Esteri sottolinea: "Tutte le norme sono state approvate in Consiglio dei ministri da tutti, se si può migliorare la situazione siamo sempre pronti a farlo, servono però proposte che non siano demagogiche ma che possano permettere di risolvere i problemi, siamo contrari a fare false promesse".
EFA News - European Food Agency