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CLARA MOSCHINI

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Consumi: ristorazione a +1,2 su base annua a febbraio 2024

Secondo Confimprese, arrivano i benefici del miglioramento degli indicatori economici italiani

L’Osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull’andamento dei consumi del mese di febbraio 2024 vs febbraio 2023 registra un andamento in leggera risalita. Il trend mensile a totale mercato è vicino alla parità e registra un +0,7%. Rispetto al -2,1% del mese di gennaio, si assiste a una modesta ripresa dovuta a diversi indicatori economici, tra cui un’inflazione stabile al +0,8% nel mese di febbraio, il calo dei tassi d’interesse a lungo termine e lo spread rispetto ai titoli a lunga tedeschi. L’Italia, insomma, sembra investita per la prima volta in molti anni da una forte ondata positiva di fiducia degli investitori. Leggermente negativo il totale anno (gen-feb24 vs gen-feb23) a -0,8%.

La sostanziale stabilità è confermata anche dall’andamento dei settori merceologici con dati racchiusi in circa 2 punti percentuali. Le performance appena positive di abbigliamento- accessori a +1.0% e ristorazione a +1,2%, sono bilanciate dal settore altro retail a -1,0%. I dati mensili di tutti i comparti risultano migliori di quelli di gennaio e di conseguenza del progressivo annuo, segno di un accennato trend positivo.

Anche nei canali di vendita si registra un leggero positivo con variazioni mensili di minima entità per centri commerciali a +1,4%, negozi di prossimità +1,2% e high street +0,4%. Come per i settori merceologici anche gli andamenti progressivi dei canali risentono della partenza difficoltosa di gennaio. Nel totale anno i trend dei punti vendita delle high street e delle location di prossimità restituiscono, infatti, per entrambe le aggregazioni, un dato del -1,7% con i centri commerciali che fanno, di contro, segnare una variazione appena negativa a -0,2%.In questo contesto spicca la performance positiva del travel che, con il confronto mensile al +6,0% e il totale anno al +2,6%, risulta il comparto più dinamico di questo inizio 2024.

Nelle regioni si segnala l’andamento positivo del Piemonte a +4,5% e quello in campo negativo del Trentino Alto Adige a -4,6%.Nelle città di provincia i risultati migliori si registrano a Siena +5,6%, mentre Reggio Calabria sprofonda a -6,8%. "Il mese di febbraio, sia pure in un contesto di sostanziale stagnazione dei consumi", riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese, "recupera qualche punto percentuale rispetto a un gennaio partito male. In particolare, il settore abbigliamento-accessori, che aveva registrato andamenti negativi non solo in gennaio -2,4% ma anche nei mesi precedenti, accenna un timido segnale di inversione di tendenza. Continua, invece, il parziale rallentamento della ristorazione con un debole +1,2% e di altro retail a -1,0% che mostra, tuttavia, significativa volatilità nei diversi settori di attività. In vista dei prossimi mesi, occorre ora fare ripartire l’economia reale e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, che fanno i conti con i salari fermi da vent’anni".

Per i prossimi mesi occorre valutare con attenzione sia i fattori esogeni come l’arrivo delle temperature primaverili che possono incidere in modo determinante sulle abitudini di consumo degli italiani, sia le variabili macro-economiche, soprattutto in relazione alle decisioni della Bce sui tassi di interesse.

"Grazie al mese di febbraio", fa presente Alessandro Olivari, senior partner Jakala, "lievemente in positivo rispetto allo scorso anno a +0,7% rispetto a febbraio 2023, il confronto anno su anno dei primi due mesi del 2024 vede la riduzione del gap che si assesta a -0,8% mitigando le performance negative di gennaio. I dati di febbraio sono sostenuti soprattutto dai settori ristorazione e abbigliamento-accessori rispettivamente a +1,2% e +1,0% rispetto all'anno scorso, che invertono per ora la rotta rispetto al trend negativo degli ultimi mesi. In termini di canali di vendita, a registrare i risultati migliori rispetto allo stesso mese del 2023 sono i punti vendita travel come stazioni e aeroporti al +6% e i centri commerciali al +1,4%".

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EFA News - European Food Agency
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