Longino e Cardernal è tornato positivo nel 2023
I ricavi sono cresciuti del 12,9% e l'ebitda si è attestato a a 800 mila euro, dal rosso di 700 mila euro di un anno prima.
![Riccardo Uleri, Presidente Longino & Cardenal](https://www.efanews.eu/resources/big/e43cd96f31c9a5c547c037dae4d2e30d.jpg.webp)
L’esercizio 2023 "non solo ha mantenuto la crescita del primo semestre ma ha anche migliorato sensibilmente il risultato". Riassume così, in poche parole, il risultato 2023 Riccardo Uleri, presidente e amministratore delegato di Longino & Cardenal S.p.a. società attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi per l’alta ristorazione nazionale ed internazionale. L'esercizio è stato archiviato con ricavi a 35,8 milioni di Euro, il 12,9% in più rispetto al 2022 con un ebitda positivo a 800 mila Euro, dal -700 mila Euro di un anno prima. "Significativa la crescita -sottolinea il comunicato ufficiale-, con le ottime performance nei ricavi delle controllate estere: Hong Kong (+41,5% tra il 2022 e il 2023) e New York (+42,3% anno su anno)".
Risultato positivo anche per la controllata produttiva Il Satiro Danzante che nel 2023 ha messo a segno un +64,2% rispetto al 2022. Il risultato netto 2023 è stato pari a - 500 mila Euro, ancora negativo ma in miglioramento rispetto al rosso di 1,2 milioni di Euro del 2022: l'indebitamento finanziario netto è pari a 6,8 milioni di Euro contro 5,4 milioni al 31 dicembre 2022. La start-up Umami lanciata nel 2019 (vedi articolo EFA News), attiva nella produzione di aglio nero, scalogno nero e aceti di frutta, raddoppia il fatturato a 69 mila Euro.
“A livello consolidato il fatturato è cresciuto del 12,9% con un ebitda positivo, in netta controtendenza rispetto al risultato negativo dell'anno scorso -sottolinea il presidente Uleri-. Possiamo dire di essere definitivamente usciti dal periodo della pandemia, che ha pesato sul settore di riferimento e sui risultati del nostro gruppo, per poter riprendere il progetto di crescita per il quale ci eravamo quotati nel 2018".
"I risultati -aggiunge Uleri- si sono inoltre rivelati molto soddisfacenti per tutte le società, tornate ad un margine positivo tranne le più recenti in termini di costituzione, ovvero la controllata di New York e Shoplongino, ma in linea con quella che è la strategia del nostro gruppo, ossia avviare società da green field finanziandole fino al raggiungimento del break-even, per poi beneficiare dei risultati positivi e della creazione di valore per tutto il gruppo, come già avvenuto per le società di Hong Kong e di Dubai".
"La capogruppo -prosegue il presidente- è cresciuta dell’8,7% realizzando un fatturato di 27,5 milioni di Euro con un ebitda superiore a 1 milione di Euro, grazie all’aumento del margine d'intermediazione di quasi il 3% e a una diminuzione dei costi fissi di oltre 450 mila Euro. Discorso diverso per Shoplongino, che si occupa dell’e-commerce, perché ha iniziato ad operare solo nel secondo semestre dello scorso anno. Ricordiamo che tale società non realizza vendite, che vengono operate dalla casa madre e dalle controllate di Hong Kong e Dubai, ma percepisce una royalty dalle suddette società".
"Durante l’esercizio -dice ancora Uleri- abbiamo realizzato una strategia di aumento del margine di intermediazione, di diminuzione dei costi di trasporto e di diminuzione degli investimenti in marketing, che ha permesso di realizzare un margine di contribuzione positivo e in significativa crescita, che permetterà, congiuntamente alle strategie aziendali, di realizzare un risultato positivo nel 2025. In definitiva siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nell’esercizio 2023 e guardiamo con ottimismo il prosieguo nel nostro percorso di crescita”.
EFA News - European Food Agency