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CLARA MOSCHINI

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Santa Vittoria d'Alba in fermento: Diageo chiude

Il sindacato chiede incontro urgente con l'azienda: sul tavolo la crisi produttiva

Si muovono compatte le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil presenti alla Diageo. I sindacati esprimono "forte preoccupazione" per la recente crisi produttiva che sta colpendo lo stabilimento di Santa Vittoria d'Alba, in provincia di Cuneo, con una significativa perdita dei volumi di produzione negli ultimi mesi. Il sindacato chiede un incontro urgente con i vertici aziendali al fine di una "maggiore chiarezza" su quello che sta accadendo nel sito di Santa Vittoria. Le organizzazioni sindacali, inoltre, sono pronte a mettere in campo "iniziative di mobilitazione interne ed esterne all’azienda" per difendere i diritti e il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici.

"La situazione sta generando allarme tra i lavoratori, lavoratrici e le loro famiglie, soprattutto in relazione alla tenuta occupazionale e al futuro dei posti di lavoro-scrivono i sindacati in una nota-. Secondo le informazioni ricevute dall’azienda, la riduzione dei volumi produttivi è legata a una combinazione di fattori, che includono il calo della domanda globale, e una forte richiesta di riduzione dei costi. Sappiamo benissimo come ragionano le multinazionali quando i volumi ci sono ma li spostano da un sito all’altro per ridurre i costi. Tuttavia, questa situazione non può ricadere sui lavoratori e lavoratrici, che fino a oggi hanno continuato a garantire, con dedizione e professionalità, il massimo impegno per mantenere gli standard produttivi e qualitativi".

Il sindacato denuncia il rischio di pesanti ricadute sul piano occupazionale, con prospettive di riorganizzazioni, contratti ridotti e possibili esuberi. "Una condizione che riteniamo inaccettabile -prosegue la nota- soprattutto in un contesto in cui i lavoratori non devono pagare il prezzo di scelte e strategie aziendali sbagliate o della mancanza di una chiara visione a lungo termine. La crisi produttiva di Diageo, rischia di avere un impatto devastante non solo sui lavoratori ma sull’intero tessuto economico e sociale del territorio. Non permetteremo -conclude la nora- che si scarichi sugli operai e sulle loro famiglie il peso di scelte aziendali inefficaci. Ora più che mai, è essenziale che l’azienda assuma le proprie responsabilità e proponga soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro. Non si gioca con il futuro dei lavoratori".

La distilleria di Santa Vittoria d’Alba è uno degli stabilimenti produttivi del gruppo internazionale Diageo. In questo angolo di Piemonte, conosciuto per vini importanti e prestigiosi, la multinazionale degli spirt produce circa 135 milioni di litri tra vini, distillati e soft drink. La Santa Vittoria Distillery è considerata la culla dei distillati premium prodotti da Diageo in Italia: la produzione è affidata al mastro distillatore Lorenzo Rosso: qui è nato il marchio Villa Ascenti, un gin 100% italiano, creato con ingredienti piemontesi, tra cui uva Moscato, menta fresca, timo ed erbe aromatiche, utilizzate poche ore dopo la raccolta. Per questa produzione è stato restaurato un alambicco Frilli in rame degli anni Settanta, che rende necessarie lavorazioni artigianali small batch, cioè di piccole quantità.

La questione del sito di Santa Vittoria d'Alba dsi trascina da anni: già nel 2017 l'azienda manifestava l'intenzione di dismettere la produzione di vino nello stabilimento roerino, settore che contava 120 lavoratori dei 409 dell’intero stabilimento. 



 

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