Aife/Filiera Italiana Foraggi: via ai contratti di filiera
Masaf approva regole più chiare e strategiche tra le parti coinvolte
“Con l’introduzione del contratto quadro di filiera che da quest’anno le aziende agricole potranno stipulare con le imprese associate ad Aife/Filiera Italiana Foraggi, per il comparto dei foraggi essiccati e disidratati si apre un nuovo percorso: insieme alle caratteristiche di un prodotto d’eccellenza si integra il sistema produttivo del territorio, investendo la filiera del ruolo di garante del sistema italiano”. Così Gian Luca Bagnara, presidente di Aife/Filiera Italiana Foraggi, commenta la realizzazione di un progetto avviato diverso tempo fa con l’obiettivo di individuare le strategie più efficaci per integrare la filiera e affrontare soprattutto i nuovi mercati internazionali.
“Siamo partiti da un accordo quadro strutturato", continua Bagnara, "che definisce le fasi del ciclo biologico e di conseguenza le regole che caratterizzano il processo produttivo. Così, dopo aver ottenuto l’approvazione e la pubblicazione da parte del ministero dell’Agricoltura, i contratti di filiera tra aziende agricole e imprese associate ad Aife/Filiera Italiana Foraggi sono da oggi una realtà da sfruttare a beneficio dell’intero settore produttivo italiano”.
Intanto gli agricoltori sono alle prese con le decisioni da prendere sulle semine primaverili. Secondo alcuni esperti in Emilia Romagna le superfici destinate a grano e a barbabietola nel 2025 si ridurranno a vantaggio di altre coltivazioni compresa l’erba medica, anche in virtù di un aumento della domanda estera e del ruolo che sta assumendo l’Italia nei mercati internazionali.
“È così", interviene Riccardo Severi, direttore di Aife/Filiera Italiana Foraggi – le nostre proiezioni confermano una crescita della domanda trainata in Italia dal buon andamento delle vendite dei formaggi e dalla non secondaria necessità di produrre colture che migliorano la qualità dell’ambiente e del terreno. L’erba medica risponde perfettamente a questa necessità perché non solo il suo profondo apparato radicale le permette di ridurre l’apporto idrico, ma essendo tra le altre cose una coltura di rotazione garantisce un arricchimento al terreno di cui beneficia anche la biodiversità. Non dimentichiamo poi la buona marginalità economica che deriva dalla sua coltivazione grazie a una resa costante e alla crescente domanda proveniente dai mercati specifici".
"Possiamo quindi definire l'erba medica una coltura dal valore multifunzionale e le garanzie offerte dai processi di trasformazione delle aziende aderenti ad Aife/Filiera Italiana Foraggi, dotate di impianti innovativi che assicurano i più elevati standard di sanificazione del prodotto, rappresentano un’opportunità molto interessante per gli agricoltori italiani. Diversi Paesi emergenti come l’Indonesia, Taiwan, Giappone stanno aumentando la loro domanda di foraggio disidratato per uso zootecnico, una domanda a cui possiamo rispondere adeguatamente con un prodotto che ha caratteristiche qualitative eccellenti e che proprio per questo si differenzia da quello proveniente da altri Paesi. È questo", conclude Severi, "l’asso nella manica che vogliamo giocare per essere sempre più competitivi a livello internazionale”.
EFA News - European Food Agency