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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo: agroalimentare "salva" distretti industriali del Veneto

Dinamiche simili in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia dove versano in crisi le mele e i salumi

Nel terzo trimestre 2024 i distretti del Triveneto hanno sfiorato i 10 miliardi di euro di esportazioni registrando una leggera flessione a prezzi correnti (-1,3%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (+1,3%), che risulta in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo. E' quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto al terzo trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo.

Si evidenzia il recupero dei distretti del Friuli Venezia Giulia che segnano una crescita del +4,6% (pari a + 31,4 milioni di euro) grazie al sistema casa di Pordenone (Mobili e pannelli di Pordenone ed Elettrodomestici di Pordenone) e all’agro-alimentare (Caffè di Trieste e Vini e distillati del Friuli), mentre sia i distretti del Veneto (-1,9% pari a -153,8 milioni di euro) che quelli del Trentino-Alto Adige (-0,8% pari a -11,3 milioni di euro), sono in territorio negativo. Nei primi 9 mesi del 2024, i distretti del Triveneto hanno esportato 30,9 miliardi di euro, 133,6 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 (pari al -1,6%).

I distretti veneti dell’agroalimentare confermano la loro brillante performance sui mercati internazionali nei primi 9 mesi del 2024, segnando complessivamente un incremento dell’8,6%, grazie anche a un ottimo terzo trimestre (+9,4%). In particolare, migliorano nel terzo trimestre i vini (Vini del Veronese +9,7% e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene +10,1%), grazie alla ripresa del mercato di sbocco tedesco per il distretto veronese, oltre che di Stati Uniti, Svizzera e Belgio, mentre per il distretto trevigiano sono stati determinanti Stati Uniti e Canada. I Dolci e pasta veronesi segnano la crescita più brillante tra luglio e settembre (+13,3%) trainati da Germania, Stati Uniti e Spagna, le Carni di Verona (+5,5%) crescono grazie ai mercati di sbocco europei, Francia in primis, l’Ittico del Polesine e del Veneziano (+7,9%) cresce in modo più sostenuto in Spagna e In Croazia.

I distretti del Trentino Alto Adige nel terzo trimestre 2024 hanno superato 1,4 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, lievemente al di sotto di quanto realizzato nello stesso periodo del 2023 (-11,3 milioni di euro pari a -0,8%). La crescita si è mantenuta sostenuta nei distretti dell’agro-alimentare (+6,7%), con risultati particolarmente brillanti per le Mele dell’Alto Adige (+12,9%), i Salumi dell’Alto Adige (+10,4%) e le Marmellate e succhi di frutta dell’Alto Adige (+9,5%). In crescita anche i distretti dei vini (Vini e distillati di Bolzano +1,5%, Vini e distillati d Trento +1,8), mentre solo le Mele del Trentino segnano un peggioramento delle vendite all’estero (-7,9%), che peraltro rivestono una minor importanza rispetto a quelle nel mercato interno.

Nel terzo trimestre 2024, i distretti del Friuli Venezia Giulia hanno superato i 721 milioni di euro di esportazioni a prezzi correnti e si sono distinti per un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+4,6%), nettamente superiore alla media distrettuale nazionale (+1,3%) e in controtendenza rispetto alle altre regioni del Triveneto.

Tra i distretti dell’agro-alimentare, tra luglio e settembre le esportazioni del Caffè di Trieste e dei Vini distillati del Friuli segnano una decisa accelerazione a doppia cifra (rispettivamente del +16,2% e del +18,4%): trainanti per il Caffè sono stati Austria, Stati Uniti, Paesi Bassi e Repubblica di Corea, mentre per i Vini hanno registrato una eccezionale crescita in Germania (+74,2%) e negli Stati Uniti (+44,4%).

Il Prosciutto e altri carni conservate di Udine (la cui rilevazione dell’export si discosta da quella del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, poiché considera un insieme più ampio di carni conservate e di prodotti a base di carne) pur restando con valori inferiori a quelli esportati nel 2023 (-6,2%), tra luglio e settembre dà segnali di attenuazione delle perdite, grazie alle vendite tornate a salire con andamento dinamico in Germania (+77,9%).

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