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CLARA MOSCHINI

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Masi agricola, l'amarone Costasera va a ruba

Trafugato dal magazzino di Oppeano (VR) un tir con 9.000 bottiglie: furto da 300 mila Euro

Brutto inizio 2023 per Cantine Masi, la storica azienda radicata in Valpolicella Classica dove produce e distribuisce Amarone e altri vini di pregio. Proprio il pregiato Costasera Amarone, ieri, è stato al centro di un furto: 9.000 bottiglie sono state trafugate dalla cantina, per un valore complessivo di oltre 300.000 Euro. 

Il maxi furto di Costasera Amarone della Valpolicella Classico Docg delle annate 2017 e 2018 è avvenuto all’interno del magazzino dell’operatore specializzato nella logistica internazionale a Oppeano, in provincia di Verona, dove erano stoccate le bottiglie della Cantina Masi: i ladri si sono impossessati di 1.500 casse da sei bottiglie ciascuna.

"Si presume si tratti di un furto deliberato, dal momento che quanto mancante si riferisce al solo Amarone Costasera in quantità equivalente a un tir, indenni gli altri pregiati vini Masi immagazzinati negli stessi locali", sottolinea un comunicato ufficiale della cantina di Sant'Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona.

"Un danno notevole -si legge nellanota- anche in considerazione del pregio dei millesimi in questione, che in tal modo potrebbero non più soddisfare pienamente le richieste del mercato. Costasera è il prodotto bandiera di Masi, protagonista nelle recenti celebrazioni per le 250 vendemmie dell’azienda e di frequente chiamato a rappresentare l’Amarone della Valpolicella tra i grandi rossi italiani da invecchiamento apprezzati a livello internazionale", fa sapere l’azienda. 

"È riconosciuto -prosegue la nota- dalle più importanti autorità di rating nazionali e internazionali: di recente la Buying Guide Best of Year 2022 di Wine Enthusiast quota il Costasera 2017 94 punti e classifica gli Amaroni Masi tra i migliori della Valpolicella Classica. Falstaff Wein Guide, di lingua tedesca, alla stessa annata 2017 attribuisce 95 punti". 

Questi furti, sottolinea la nota, "rientrano nell’ambito delle casistiche coperte da assicurazione dalla società e dall’operatore logistico depositario". Peraltro, prosegue il comunicato, "il sistema di tracciabilità dal vigneto alla tavola, da anni adottato da Masi, permette l’individuazione immediata di ciascuna singola bottiglia tramite il riferimento a una serie di parametri: 

  • lotto di produzione;
  • data e ora di imbottigliamento; 
  • sigle di algoritmo incisi sul vetro della spalla delle bottiglie.

"Al fine di evitare turbative di mercato -conclude la nota ufficiale-, Masi invita la clientela italiana e internazionale, qualora dovesse riscontrare anomalie distributive nel mercato in relazione a prezzo, quantità o modalità dell’offerta, a segnalare cortesemente all’azienda ([email protected]) i codici dei prodotti sospetti, al fine di poterne definire l’origine".

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EFA News - European Food Agency
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