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CLARA MOSCHINI

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Dopo 40 anni Ligabue torna in famiglia

Il ceo della società di catering acquista le quote di FII (NB Aurora)

È stata definita "momento storico" la giornata di oggi per Ligabue, tornata dopo 40 anni nelle mani della famiglia originaria. "L’azionariato della Ligabue - spiega un comunicato ufficiale- vede nuovamente la sola famiglia fondatrice al comando, con l’acquisto da parte di Inti Ligabue delle quote appartenute al Fondo Italiano di Investimento".

L'entità dell'investimento per rilevare il 30,6% detenuto da Fii, di cui il 13,6% in quota al fondo NB Aurora, è stato di 9,7 milioni di euro, di cui 4,3 milioni di pertinenza di NB Aurora.

L'azienda che ha festeggiato nel 2019 il suo primo secolo di attività, cuore e quartier generale a Venezia ma presenza in 16 Paesi torna, dunque, al 100% di proprietà della famiglia, oggi rappresentata da Inti Ligabue, ceo dal 2012 e dal 2016 anche presidente del gruppo specializzato nei servizi di catering e forniture per piattaforme on-shore e off-shore, navi da crociera, traghetti e navi mercantili, nonché armatore e primario operatore di Travel Trade marittimo. 

Entrato attivamente in azienda nel 2004, è stato chiamato ad assumere il testimone dal nonno Anacleto e del padre Giancarlo: ha vissuto i momenti complessi del cambio generazionale dovendo affrontare anche la crisi strutturale e di mercati attraversata dall’azienda. Il manager, però, sottolinea un comunicato ufficiale, "ha saputo riorganizzare e rinnovare la società in questi anni, riportandola ai momenti più felici".

Dalla fine degli anni ‘80 Ligabue, la più antica società di appalto e provveditoria navale in attività al mondo, aveva visto l’avvicendarsi di diversi fondi d’investimento al fianco della famiglia, pur sempre rimasta in maggioranza: è del 2016 l’acquisto di nuove azioni che aveva portato Inti Ligabue a detenere il 70% dell’impresa. Oggi, dopo due anni di pandemia l’azienda rilancia i suoi risultati, con una crescita definita "imponente": parliamo, nell’ultimo anno, di oltre 70 milioni di Euro con un fatturato da 314 milioni di Euro, raddoppio dell’ebitda e ritorno a rapporti di coefficienti economici prepandemici. 

Per il percorso compiuto, il manager ringrazia NB Aurora, in particolare il managing director Francesco Sogaro e il Fondo Italiano di Investimento, per "l’insostituibile supporto assicurato in anni non semplici". Ringraziamenti per la fiducia riposta in questa operazione anche al team Private debt di Anthilia Capital Partners Sgr, che si è accordato in tempi brevi per il finanziamento pluriennale necessario al riacquisto delle azioni, attraverso Barbara Ellero e Ruggero Confalonieri. Un mese fa circa, l'azienda ha varato un nuovo piano welfare rivolto ai collaboratori in Italia (vedi EFA News). 

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EFA News - European Food Agency
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