Pallini: export da 24,5 mln euro in 70 Paesi
12 nuovi mercati aperti nel 2024, alla vigilia del 150° anniversario dalla fondazione
Prosegue la crescita della storica distilleria romana Pallini, fondata nel 1875 e trasferitasi nella capitale a inizio Novecento: in termini di distribuzione (con oltre 3 milioni di litri di prodotti venduti nel 2024, +4% sul 2023), fatturato (superando i 20 milioni del 2023 con un incremento del +12.5% e arrivando a quota 24.5 milioni di euro) e di espansione globale (in 70 mercati, 12 in più nel 2024). Importanti milestone raggiunte, che non sono però da intendersi come punti d’arrivo, anzi: tanti sono i progetti per il 2025, pietra miliare per l’azienda romana che taglia il traguardo dei 150 anni dalla fondazione.
Con un’offerta di oltre 100 prodotti che comprende principalmente distillati e liquori, Pallini oggi è presente nei cocktail bar, nella ristorazione e nelle enoteche di tutto il mondo; è proprio dall’estero che l’azienda ricava la fetta maggiore di introiti, con l'export che costituisce il 78% del suo fatturato (+14% nel 2024). Un costante sviluppo internazionale ben testimoniato anche dai ben 70 mercati raggiunti nel 2024: tra le nuove aggiunte, spiccano paesi più vicini come Repubblica Ceca e Serbia, ma anche diversi stati dell’America Latina (come Messico, Brasile, Argentina, Paraguay e Cile), fino a spingersi all’India e alle Filippine.
Tra i prodotti di punta che hanno contribuito a centrare questi importanti traguardi, primo fra tutti, col suo forte peso specifico, Pallini Limoncello (cresciuto nel 2024 del 15%, diventando così il limoncello più venduto al mondo), a cui si affiancano anche Amaro Formidabile (lanciato nell’anno appena conclusosi anche fuori dai confini nazionali, con particolare focus sull’America), N° 3 London Dry Gin (premiato per diversi anni come Miglior Gin del mondo e cresciuto del 20% in Italia, dove è distribuito dall’azienda romana) e l’innovativo Pallini Limoncello Spritz in lattina (ready to drink che sta riscontrando un notevole interesse nei mercati europei).
Inoltre, Limonzero, il primo limoncello non alcolico sul mercato, registra un incremento significativo, culminato recentemente con il listing nel Monopolio dell’Ontario, agenzia governativa responsabile della commercializzazione di alcolici nella provincia canadese: un successo che conferma come i segmenti No/Low ormai non siano solo una tendenza passeggera, ma veri e propri segmenti su cui puntare per arricchire la proposta competitiva e soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più diversificato.
“In generale, il 2024 si è confermato un anno di grande crescita, con una presenza capillare in sempre più mercati, e che ha visto il nostro Limoncello diventare il più venduto al mondo, sia in termini di volume sia di valore”, commenta Micaela Pallini, presidente e amministratore delegato di Pallini. “Ora, in questo 2025 che segna un secolo e mezzo di storia dell’azienda, il nostro sguardo è puntato saldamente anche al futuro: la strada sarà quella di potenziarci ancor più con nuove idee e acquisizioni, per essere davvero “sulla bocca di tutti” grazie alla forza dei nostri prodotti”.
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