Olio, abbassare il valore degli steroli per salvaguardare la produzione
Lettera al Mipaaf di Unaprol e Foa per la modifica della normativa giudicata obsoleta
![Estrazione dell'olio](https://www.efanews.eu/resources/big/f6f279c8f3a60544811b74261a76fde1.jpg.webp)
Il comparto dell'olio si muove per l'aggiornamento della normativa internazionale ritenuta obsoleta, piena di norme che non tengono conto degli attuali parametri di qualità e dei cambiamenti climatici. A far sentire la propria voce sono Unaprol-Consorzio Olivicolo Italiano e Foa-Frantoi Oleari Associati che, in una lettera indirizzata a Mipaaf e Icqrf, l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, segnalano la necessità di adeguare i parametri degli steroli a causa del cambiamento climatico che sta colpendo in maniera importante il settore.
“Si intervenga per promuovere l'abbassamento del valore degli steroli totali negli oli vergini di oliva dai 1.000 attuali a 800 g/kg -dicono le assocaizoni-, al fine di salvaguardare la produzione olearia italiana, evitando ingiuste penalizzazioni causate da regole che andrebbero aggiornate in base alle più recenti evoluzioni dei metodi di produzione e delle condizioni climatiche”.
Per favorire la discussione e accelerare il processo di modifica, Unaprol e Foa hanno raccolto attraverso i propri soci tutti i dati necessari per supportare la richiesta del ministero dell’Agricoltura al Consiglio oleicolo internazionale e poter risolvere la questione. “Vogliamo sottolineare le preoccupazioni degli operatori della filiera olearia italiana -spiega David Granieri, presidente di Unaprol-. Questi parametri troppo alti colpiscono, infatti, quei produttori che, negli ultimi anni, hanno scelto di impostare la propria attività di produzione e commercializzazione su oli di alta qualità, espressione della cosiddetta filiera corta, strettamente legata alla terra e al territorio.
"L'aumento della presenza di questi oli -aggiunge Granieri- non dipende da carenze qualitative ma, al contrario, è riconducibile ad un aumento del numero di operatori del settore che hanno scelto di produrre e commercializzare oli monovarietali, per esaltarne le peculiarità e, attraverso la raccolta anticipata, valorizzarne le proprietà organolettiche”.
EFA News - European Food Agency