Rincari insostenibli per le imprese agricole
Allarme rosso della giunta di Confagricoltura: se non si bloccano i rincari del gas gli imprenditori rischiano la produzione
![Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura](https://www.efanews.eu/resources/big/a1b3872a07de933cd4a63bf79411156d.jpg.webp)
“Le imprese agricole non sono assolutamente in grado di assorbire ulteriori aumenti dei costi energetici”. L'allarme arriva dalla Giunta esecutiva di Confagricoltura che si è riunita oggi, a Mantova, in occasione dell’apertura del Food&Science Festival. Nonostante l’intensità della crisi in atto, fa notare la Giunta confederale, l’Ue ha mantenuto invariati gli stanziamenti all’agricoltura. Non solo: dal prossimo anno subiranno una progressiva riduzione del 15% in termini reali.
“Senza il blocco del prezzo del gas a livello europeo e il varo di nuove misure a supporto della liquidità c’è il rischio imminente che un elevato numero di imprenditori del nostro settore sia costretto a sospendere o a ridurre l’attività produttiva -dicono da Confagricoltura-. Di conseguenza, calerebbero le forniture ai mercati e alle industrie di trasformazione, a vantaggio delle importazioni da Paesi in cui i costi energetici sono inferiori”.
Secondo i dati di Ismea, i costi di produzione dell’agricoltura, nei soli primi tre mesi di quest’anno, sono aumentati di oltre il 18% sullo stesso periodo del 2021. La giunta di Confagricoltura ha anche esaminato le decisioni, annunciate ieri dal governo tedesco, che un tetto al prezzo del gas a livello nazionale e uno stanziamento pubblico di 200 miliardi di Euro a sostegno di famiglie e aziende.
“Le decisioni unilaterali degli Stati membri determinano una vera e propria distorsione di concorrenza tra le imprese. Il regolare funzionamento del mercato unico non può dipendere dalla capacità di spesa dei bilanci statali -spiega il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti- Il sostegno alle imprese deve essere attuato a livello europeo, riproponendo le misure comuni già attuate durante la pandemia a tutela dell’occupazione con il programma Sure, oppure, autorizzando gli Stati membri a utilizzare per la riduzione dei costi energetici una parte dei fondi già assegnati dall’Ue per altre finalità, ma non ancora impegnati”.
EFA News - European Food Agency