È attraccata stamane, venerdì 7 ottobre, all’interporto di Marghera la "Pacific Rose", la nave-colosso dall’Ucraina con 25 mila tonnellate di mais e semi di soia. Partita dall’Ucraina, dal porto di Yuzhnye non lontano da Odessa, questo colosso dei mari, lungo 200 metri, ha trasportato in Italia 20 mila tonnellate di mais e 5 mila di semi di soia, destinati a soddisfare fabbisogni alimentari. 

“Oggi è stata una giornata particolare -sottolinea Bruno Savio, presidente di Interporto Rivers Venezia, la società che gestisce lo scalo navale di Interporto Marghera-. Vedere arrivare una nave così grande nel nostro porto è sempre affascinante ancor più se si pensa al carico che trasporta e al fatto che proviene da un paese così travagliato” .

Quella di oggi è solo la prima di sette navi che sbarcheranno nell’Interporto Rivers Venezia. "Complessivamente arriveremo a ricevere qualcosa come 150 mila tonnellate dall’Ucraina -aggiunge Savio-. L’agroalimentare si conferma un segmento strategico per il nostro terminal: per il 2023 prevediamo di trasportare 350 mila tonnellate di merce, numeri che qui a Venezia non si vedevano dal 2016”.

“Con questo primo carico arrivato dall’Ucraina abbiamo anche la possibilità di far debuttare un nuovo macchinario acquistato dall’Interporto per rendere un servizio aggiuntivo alla clientela in termini di selezione e qualità del prodotto trattato -spiega Graziano Cassaro, procuratore speciale e responsabile della sicurezza e della qualità di Interporto Rivers Venezia-. Anche spinti dai nostri clienti abbiamo pensato di acquistare questo pulitore che permette di avere solo chicchi puliti e pronti alla lavorazione. Un servizio affatto scontato ma che forniamo con piacere, in un ottica di costante miglioramento della qualità del servizio”.