Cavit torna al bilancio pre-covid
Consolidamento del fatturato che si assesta a quota 264,8 milioni di Euro
"Unanime soddisfazione da parte dei soci per il livello apprezzabile delle remunerazioni, oltre che per la qualità del servizio ricevuto in termini di consulenza e assistenza agronomica e viticola". È questa la dichiarazione che fotografa il bilancio 2021/2022 del gruppo Cavit, oggi composto dall'omonimo Consorzio cui fanno capo le società Cesarini Sforza, Casa Girelli e GLV (quest’ultima all’80%) acquisite nel dicembre 2019, oltre alla tedesca Kessler Sekt & Co controllata al 50,1%. Dopo due anni “fuori dell’ordinario” per l’economia globale, il gruppo registra un consolidamento del fatturato che si assesta su quota 264,8 milioni di Euro, in flessione del 2,3% rispetto al forte aumento registrato nell’esercizio precedente. Il trend rispetto al periodo pre-covid risulta in decisa crescita: +26,3% l'esercizio 2021/2022 rispetto all'esercizio 2019/2020. Nel bilancio 2021-2022, il gruppo si conferma "ben patrimonializzato": il patrimonio netto è in costante crescita, attualmente vicino ai 110 milioni di Euro, tornata ai livelli pre-acquisizioni.
“Dopo i risultati eccezionali dello scorso anno, siamo molto soddisfatti di essere riusciti a garantire livelli di remunerazione del tutto apprezzabili per i nostri soci -spiega Lorenzo Libera, presidente del Gruppo-. La missione del nostro modello cooperativo di rete di impresa evidenzia ancora una volta la propria efficacia a supporto degli associati, e la qualità del nostro management guida le strategie più adeguate al nostro business nel difficile contesto globale”. “Abbiamo chiuso un buon bilancio -aggiunge il direttore fenerale, Enrico Zanoni- con risultat idi tutto rispetto, un solido stato patrimoniale e conseguenti buone liquidazioni per i conferimenti dei soci. Ci prepariamo a un paio d’anni impegnativi per la difficile congiuntura macro-economica. Tuttavia, la solidità dei fondamentali di Cavit e linee guida strategiche coerenti con l’evoluzione in atto ci fanno guardare al futuro con cautela, ma anche con realistico ottimismo, fiduciosi nel percorso di creazione di valore nel medio-lungo periodo”.
In linea con le previsioni di budget, la lieve flessione di fatturato ha riguardato innanzitutto Cavit Sc, segnata dal progressivo assestamento post-pandemia con un ritorno dei consumi fuori casa e una conseguente contrazione di quelli in casa. Si ridimensiona il mercato Nord Americano e impattano forte sul bilancio i primi cinque mesi del 2022 "contraddistinti da una grave e generalizzata pressione dei costi".
Nell’area della spumantistica, ottimi risultati per la società tedesca Kessler Sekt, che ha registrato un aumento del fatturato superiore al 25% grazie al recupero del canale horeca post-pandemia e al "crescente innalzamento dell’immagine di marca, salendo a 11,9 milioni di Euro". L’export rappresenta ad oggi il 76% del volume d’affari di Cavit: Stati Uniti e Canada sono ancora in primo piano come principali mercati di sbocco, seguiti da una pluralità di mercati di esportazione, tra cui Belgio,Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria. Il tutto, rileva il comunicato ufficiale, "anche a parziale compensazione della chiusura del mercato russo e delle difficoltà di quello cinese, oltre che del Regno Unito post Brexit".
Ottime performance anche per le altre linee strategiche dedicate all’horeca, come Bottega Vinai e Maso, che sono cresciute per oltre il 40% in fatturato, mentre la linea di vini Mastri Vernacoli e la linea di spumanti Charmat dedicate alla gdo hanno conseguito risultati positivi. Cavit ha, inoltre, rafforzato lo sviluppo dell'e-commerce che cresce del 7% rispetto al 2020/2021 e del 12% rispetto al periodo pre-pandemico. Le prospettive sono annunciate dagli ultimi 5 mesi dell’esercizio 2021-2022 che, dicono dalla società, "risentono della crisi generalizzata sul mercato globale causata dal conflitto Russia-Ucraina e dall’improvvisa impennata dei costi energetici, di logistica e dei materiali di confezionamento".
EFA News - European Food Agency