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CLARA MOSCHINI

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Carbon farming, primo passo Ue verso regole certe

Confagricoltura accoglie con favore l'iniziativa per la creazione di un mercato regolamentato

La Commissione Ue ha adottato la proposta per l’istituzione di un primo quadro volontario europeo di certificazione di carbonio trattenuto nei terreni. Adesso è atteso l’inizio della discussione del documento in parlamento e nel Consiglio europeo. Confagricoltura, intanto, "accoglie con favore questo primo passo verso la creazione di un mercato regolamentato, basato sullo scambio delle quote stoccate dell’elemento chimico, responsabile del surriscaldamento terrestre". 

La confederazione, in un comunicato ufficiale, condivide gli obiettivi che si pone il regolamento, ossia "quantificare, monitorare e verificare il risparmio in atmosfera di carbonio". Positiva, secondo l'organizzazione, anche la "previsione di norme per la verifica indipendente della veridicità dei crediti emessi e per l’indicazione di sistemi di certificazione attendibili e conformi al quadro Ue". 

Particolarmente apprezzato è il riferimento al "Fondo per l’innovazione, al Fondo di sviluppo regionale, al programma Life e al programma Horizon Europe, quali fonti di finanziamento delle attività di carbon farming. Solo con sostegni economici di medio o lungo periodo -sostiene la confederazione in un comunicato ufficiale- si può sostenere la diffusione di pratiche ad hoc per lo stoccaggio di lungo periodo del carbonio dalla biomassa e nel suolo. È opportuno sottolineare che il finanziamento del carbon farming non deve sottrarre fondi alla Pac". 

Confagricoltura giudica con favore anche il riferimento al riconoscimento della capacità di stoccaggio per materiali edili a base legnosa. "Un aspetto, questo, che sostiene il ruolo che le aree boschive e forestali, insieme agli altri comparti agricoli, devono avere nell’attività di carbon farming -aggiunge Confagricoltura-. Le foreste, infatti, assorbono ogni anno circa 40 milioni di tonnellate di CO2: una quantità pari al 10% dei gas a effetto serra emessi in Italia che supera di circa 10 milioni di tonnellate le emissioni totali del settore agricolo”. La confederazione "chiede da tempo la regolamentazione e certificazione del settore del carbon farming. Solo con regole certe e condivise, le aziende agricole possono fare la propria parte nel raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali fissati nel Green Deal europeo. Nel 2020 il mercato del carbon farming ha riguardato circa 190 milioni di tonnellate di CO2, quantità che si punta a moltiplicare di 15 volte entro il 2030".

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EFA News - European Food Agency
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