L'alimentare traina l'export piemontese
I dati di Unioncamere Piemonte attestano +14,5% per il settore nei primi nove mesi del 2022
È ancora una volta l'alimentare a mostrarsi uno dei settori trainanti dell'economia piemontese. Lo dicono i numeri dell'export piemontese dei primi nove mesi del 2022 secondo cui, a livello complessivo, il valore delle esportazioni si è attestato a 49,9 miliardi di Euro, segnando una espansione del 18,1% rispetto all’analogo intervallo del2021, periodo in cui si era registrata la ripresa delle esportazioni post restrizioni covid.
A livello di settori, il risultato migliore appartiene ai mezzi di trasporto che, grazie a un forte incremento della vendita all’estero di autoveicoli, componenti autoveicolari e prodotti aerospaziali, ha vissuto un’espansione sul corrispondente periodo 2021 del 31%. Crescita a doppia cifra anche per l'alimentare (+14,5%) e per il meccanico (+10%). Sempre a doppia a cifra, con un ritmo superiore alla media regionale, troviamo la crescita segnata dalle industrie del tessile/abbigliamento (+27%) e dei metalli (+19,2%).
Grazie alla performance evidenziata dalle vendite oltre confine, anche nel periodo gennaio-settembre 2022, il Piemonte si è confermata la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,3% sul totale nazionale, in diminuzione rispetto al 9,6% dell’analogo periodo del 2021, ma identico al valore dei primi nove mesi del 2020. La distanza dalla Toscana, quinta con una quota del 8,5% dell’export nazionale, risulta, tuttavia, in aumento.
Tra le principali regioni esportatrici (tutte con una crescita a doppia cifra) il Piemonte è stata quella che ha realizzato il risultato migliore (+18,1%), dopo la Lombardia, che incide per il 26,1% sul totale nazionale e ha segnato un incremento delle vendite oltre confine del 20,5%. Il Veneto e l’Emilia Romagna hanno mostrato una crescita rispetto all’analogo periodo del2021 rispettivamente pari a +17,5% e +16,9%. La Toscana ha vissuto un’espansione più ridotta (+10,8%).
"Tutti i settori tranne la gomma-plastica e tutte le province segnano andamenti positivi, confermando la nostra regione la quarta regione italiana esportatrice -sottolinea Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte-. Continuare a sostenere l’eccellenza delle nostre merci è per le Camere di commercio una priorità: l'internazionalizzazione, unita a strutturati processi di digitalizzazione, è la chiave di volta per far prosperare l'intero territorio e per sviluppare un'economia competitiva".
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 55,8% dell’export regionale, dato calcolato in un contesto post Brexit al netto della Gran Bretagna. Si è stabilizzato il peso esercitato sul totale delle esportazioni regionali dai Paesi extra Ue-27 (44,2%), che include i dati del Regno Unito.
Complessivamente, fa sapere il report di Unioncamere, le esportazioni verso i mercati comunitari sono aumentate del17,6% rispetto ai primi 9 mesi del 2021: la Francia si conferma il primo partner per il Piemonte, con una quota pari al 13,8% dell’export piemontese, e segna, nel periodo in esame, un incremento degli acquisti del 15,1%. Aumenta a un ritmo più elevato l’export sul mercato tedesco (+16,9%), che assorbe circa il 13,7% delle vendite oltre confine. Positive anche le variazioni registrate verso Spagna (+15,4%), Polonia (+9,8%), Belgio (+24,2%) e Paesi Bassi (+31,5%).
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