Illimity Bank ha finalizzato una complessa operazione di financing a supporto di Relais Borgo Santo Pietro, resort di lusso a cinque stelle ubicato nella campagna senese e appartenente alla famiglia danese Thottrup. Lo fa sapere la stessa banca in un comunicato ufficiale con cui la banca intende, attraverso un intervento articolato e specializzato, supportare "la crescita di una realtà di eccellenza del turismo, settore da sempre centrale per l’economia italiana".

 Il valore del finanziamento non è stato reso noto.

Fondato nel 2001, il resort sorge nel Comune di Chiusdino (Siena) e comprende attualmente 22 camere e suite, una Spa, 2 ristoranti, incluso uno stellato, una fattoria biologica di 120 ettari, vigneti e giardini.

Il finanziamento di Illimity è finalizzato alla riorganizzazione della struttura azionaria, alla ridefinizione della posizione debitoria della società, nonché all’ampliamento della struttura con un intervento che consentirà di estendere il periodo di apertura del resort da 210 a 300 giorni. A fronte dell’accordo siglato con Relais Borgo Santo Pietro, sale a oltre 60 milioni di Euro l’ammontare di nuova finanza erogata da Illimity nel 2022 attraverso operazioni di financing. 

“Siamo soddisfatti di aver supportato l’evoluzione di Relais Borgo Santo Pietro attraverso un’operazione articolata che abbiamo gestito in modo flessibile per rispondere a delle esigenze specifiche -sottolinea Andrea Clamer, head of Distressed credit division di Illimity-. La divisione Distressed ha forti competenze distintive nel real estate e siamo felici di poterle valorizzare anche attraverso finanziamenti bancari real estate asset based, area di attività che contiamo di sviluppare ulteriormente. Siamo, infatti, al lavoro su una robusta pipeline da circa 100 milioni di Euro che ci porterà ad affiancare diverse realtà selezionate affinché, come Relais Borgo Santo Pietro, possano esprimere pienamente il loro potenziale”.

Relais Borgo Santo Pietro, secondo quanto riporta il sito specializzato BeBeez, ha chiuso il 2021 con 5,3 milioni di Euro di ricavi, in recupero dopo il crollo a 2,8 milioni nel 2020 per colpa della pandemia, anche se resta ancora al di sotto dei 7,3 milioni del 2019. In crescita anche l’ebitda tornato a circa 940 mila Euro da un dato negativo per 400 mila Euro nel 2020, a sua volta figlio di un ebitda positivo per 1,1 milioni nel 2019. Ritorno all'utile nel 2021 per circa 400 mila Euro, dopo una perdita di 1,1 milioni nel 2020, a fronte di un debito finanziario netto di 5,5 milioni, identico a quello dei due anni precedenti, e di un patrimonio netto di 12,7 milioni di Euro, anche questo quasi invariato.