Cenone, lenticchie come se piovesse contro la sfortuna
Quest'anno 8 italiani su 10 promettono di mettere in tavola il legume
Sarà la voglia di combattere in qualunque modo inflazione, rincari, guerra e altre sventure. Fatto sta che gli italiani, quest'anno, pensano di affidarsi in massa alle lenticchie: lo dice una ricerca Coldiretti-Ixé secondo cui nel menu dei cenone otto italiani su dieci, pari all'82%, prevedono di mettere in tavola i famosi legumi porta fortuna. A dar manforte alla scaramanzia, arriva anche il tradizionale chicco d’uva che verrà servito intavola dal 61% delle famiglie. Secondo la ricerca, sul podio dei cibi più gettonati, sfortuna o no, resta comunque saldo al primo posto lo spumante con l’84% del gradimento mentre al terzo si confermano cotechino o zampone (69%).
Stabdo a Coldiretti, la produzione in Italia di lenticchie è pari a circa 4,3 milioni di chili: particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia Igp, la cui produzione era stata duramente colpita dal terremoto. Molto apprezzate anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S. Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle Agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), quelle del Molise, di Villalba e Ustica (Sicilia) o quelle umbre, per esempio di Colfiorito, a Foligno (Perugia).
L’accoppiata vincente è quella con i 6 milioni di chili di cotechino e zampone, consumati a fine anno. Gran parte della produzione nazionale è certificata come cotechino e zampone di Modena Igp ed è riconoscibile dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell’Unione Europea. Apprezzabile anche la domanda di cotechini e zamponi artigianali, acquistati direttamente dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono anche i chicchi di uva: ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. Di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E, a sorpresa, secondo la ricerca, portano fortuna anche gli spaghetti a patto, però, di cucinarli interi, senza spezzarli.
EFA News - European Food Agency