Saldi invernali, solo un terzo dei consumatori ne approfitta
Secondo Confimprese più di 6 famiglie su 10 sono ancora indecise
Solo un terzo degli italiani approfitterà dei saldi invernali: il 30,4% ne approfitterà ma più di 6 famiglie su 10 sono ancora indecise. A rilevare il sentiment sull’imminente avvio delle occasioni è il centro studi Confimprese in collaborazione con Innovation Team-Cerved, che ha condotto l’annuale sondaggio tra il 14 e il 19 dicembre. I saldi iniziano in tutta Italia il 5 gennaio tranne in Sicilia (oggi, 2 gennaio), Valle D’Aosta (3 gennaio), Trentino Alto Adige (7 gennaio).
Cala ancora la quota di chi non è intenzionato a fare shopping: la percentuale passa dal 18,9% di un anno fa al 7,9% in occasione dei saldi invernali 2023. Stabile la spesa prevista, che si attesta sui 259 Euro a nucleo familiare, in crescita del 4,4% rispetto ai saldi invernali 2022: solo il 6,9% delle famiglie dichiara che la spesa sarà maggiore rispetto all'anno scorso, con un incremento medio di circa 100 Euro per famiglia.
Per quanto riguarda il 7,9% delle persone che non hanno intenzione di fare acquisti, le motivazioni principali riguardano la decisione di risparmiare comprare cose più interessanti in futuro oppure perché il periodo attuale non invoglia: per il 21% pesa il periodo che stiamo vivendo, mentre il 18,7% dice che non avrà occasione di fare acquisti.
Tra le categorie merceologiche, abbigliamento-accessori è la principale voce di spesa per il 68,6% delle famiglie, seguita ad ampia distanza dai prodotti igiene e beauty (37,2%) e dall’elettronica di consumo (35,3%). Nei canali di vendita continua la forte progressione dello shopping cittadino, indicato come prima scelta dal 36,3% delle famiglie. Arretrano sia i centri commerciali (39,5%) sia l’online (12,2%).
"Le previsioni sull’avvio dei saldi invernali sono negative -spiega senza mezzi termini Mario Resca, presidente Confimprese-. Gli italiani preferiscono destinare i risparmi non agli acquisti di bene voluttuari, ma alle vacanze soprattutto in Italia nelle città d’arte e destinazioni montane. Persino Milano è stata inclusa negli itinerari turistici tra le mete da visitare".
"Le previsioni rimangono problematiche -aggiunge Resca-. La fiducia consumatori è sempre negativa, l’onda lunga si protrarrà anche il prossimo anno, con la speranza che il conflitto non duri per tutto il 2023. A questo proposito, 8 famiglie su dieci segnalano di aver subito un impatto negativo sul reddito e una quota leggermente più alta prevede di dover affrontare un periodo difficile nei prossimi mesi».
EFA News - European Food Agency