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Arriva l'anno nuovo ed è subito stangata

Federconsumatori, quasi 2.400 Euro i rincari del 2023: luce, gas e alimentari gli aumenti più forti


È appena arrivato, neanche il tempo di presentarsi, fare due convenevoli, che il 2023 si annuncia così: l'anno della stangata. I rincari che le famiglie si troveranno a dover affrontare nel nuovo anno raggiungono quasi 2.400 Euro in più nei 12 mesi. 

I conti li ha fatti l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, secondo cui l’impatto del 2023 sui conti delle famiglie sarà, precisamente, un aggravio di spesa stimato in 2.384,42 Euro annui. Una stangata spartita fra aumenti degli alimentari, delle tariffe di luce e gas, dei trasporti e di tutte le voci che compongono le spese di famiglia. Dopo un 2022 all’insegna dei rincari, le stime degli aumenti per l’anno alle porte non lasciano presagire nulla di buono. 

L’andamento al rialzo, spiega l’associazione, è trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici, che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione, e quindi sui prezzi al consumo di beni e servizi. Non a caso, Tariffe luce e gas è la voce che picchia più duro quest'anno: con 880 Euro l'anno in più di spesa pari a un +38,4% sul 2022. 

Secondo Federconsumatori la stima è che il rialzo del costo di luce e gas durerà a fasi alterne per tutto l’anno e "sarà aggravato, da aprile, con la cessazione prevista dal Governo delle misure di sospensione degli oneri di sistema, determinando ricadute insostenibili sui bilanci delle famiglie. Per questo sosteniamo la conferma del mercato tutelato insieme alla riforma del metodo tariffario".

Le previsioni parlano di un forte rialzo anche per i costi del settore alimentare, su cui grava un’inflazione che non si vedeva dagli anni '80. Secondo le stime dei rincari per il 2023, gli alimentari potrebbero subire aumenti di circa 683,8 Euro, il 9,2% in più rispetto all'anno scorso. Oltre 42 Euro in più (+6,2%) se ne andranno per le tariffe dell’acqua. Stangata in arrivo anche per la ristorazione che si annuncia in questo 2023 con 95,6 Euro in più, il 5,9% di rincaro rispetto al 2022.

"La stangata in arrivo si abbatterà pesantemente sulla situazione già precaria di molte famiglie -commentano da Federconsumatori-. Ragion per cui si rende sempre più urgente e necessario un maggiore impegno del Governo in direzione del sostegno ai meno abbienti e della lotta alle crescenti disuguaglianze, anziché i tagli e le limitazioni previste nella legge di bilancio".

"Vanno in questo senso -prosegue Federconsumatori- alcune delle misure che da tempo rivendichiamo, come la sospensione dei distacchi per morosità delle utenze di luce e gas, la garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, l’aumento, su base progressiva, dell’importo dei bonus sociali, il Fondo contro la povertà energetica e la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo".

"Appare evidente, infatti, che di fronte ad aumenti di questa portata, lo stanziamento per la carta risparmio spesa e la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine marzo non sono sufficienti ad aiutare efficacemente le famiglie -spiega Michele Carrus, presidente dell'organizzazione-. È indispensabile, in tal senso, reperire nuove risorse, anzitutto da un serio contrasto all’evasione e con una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni". 

Secondo Carrus è indispensabile attuare "la tassazione fino anche al 100% dei superprofitti oltre una soglia accettabile fatti dalle aziende energetiche, ma introducendo una tassazione anche sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. Misure contro la speculazione che sarebbe giusto rendere stabili, non temporanee".

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EFA News - European Food Agency
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