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CLARA MOSCHINI

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Le emozioni del vino oggetto di analisi scientifiche

L’International academy of sensory analysis fa luce sulle caratteristiche del nettare di Bacco

Inizia l'anno nuovo e porta con sé nuove indicazioni sul vino, utili anche a fare chiarezza circa la nuova ondata proibizionista che sale dall'Ue e dall'Oms (vedi articolo Vino, Cia: folle equiparazione Oms di alcol a sigarette). A fare un po' di luce sul tema ci ha pensato l’International academy of sensory analysis fondata nel 2005 per studiare e diffondere l’analisi sensoriale come mezzo per migliorare la qualità della vita: attualmente ne fanno parte un centinaio di ricercatori (per l’Italia sono rappresentate 13 università) e 10 sensory point costituiti presso organizzazioni e imprese. 

In questo caso l'Academy ha riunito un team scientifico al quale partecipano esperti di sette università: Pisa, Brescia, Cattolica, Pavia, Udine, Torino e della Tuscia, oltre a due istituti di ricerca, il Cnr e il Centro studi assaggiatori. Tutto questo per dare risposta ad alcune domande che sono diventante preminenti. 

Tristezza, paura, rabbia, serenità, gioia, sorpresa, disgusto: quali vini danno quali emozioni? Ed è possibile fare delle correlazioni tra queste e i caratteri sensoriali? E con le molecole presenti? Le neuroscienze, attraverso la misurazione strumentale, confermano quanto emerge dai test chimici e sensoriali? Per rispondere a queste domande l'Academy ha messo a punto un protocollo di prova e ha cominciato a eseguire test su diversi vini provenienti da regioni differenti. 

I primi risultati, resi noti solo in questi giorni sono sorprendenti. La risposta emotiva è rilevabile sia mediante il test sensoriale, sia attraverso l’encefalogramma, il cardiogramma e la trasmittanza cutanea. Non solo: secondo i risultati della ricerca internazionale esiste un chiaro legame tra familiarità e piacevolezza rispetto a un dato stimolo. Quest'ultima dimensione è stata studiata attraverso la valutazione "implicita" dell'attività del sistema nervoso autonomo. 

Inoltre, sempre secondo la ricerca, il valore edonico attribuito a un determinato vino determina di fatto la positività o la negatività dell’emozione espressa. In dettaglio, le emozioni positive hanno una correlazione diretta soprattutto con la percezione sferica, la struttura, il floreale, il fruttato e lo speziato, seppure in misura diversa.

Una certa conferma viene dall’analisi dei composti volatili che mette in evidenza come gioia/felicità siano soprattutto associate a molecole terpeniche (floreali/balsamiche) e a esteri etilici (fruttati) mentre rabbia e tristezza sono associate a caratteristiche analitiche percepite come difetti. 

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EFA News - European Food Agency
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