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Passate le feste comincia la dieta

Pranzi e cene di Natale hanno fatto ingrassare: consumate 15-20 mila chilocalorie, per oltre 5,2 miliardi di Euro

Le festività appena terminate ha portato in regalo aumenti di peso fino a 2 chili per effetto del consumo di circa 15 mila-20 mila chilocalorie. A partire dalla vigilia di Natale dalle tavole degli italiani sono passati 70 milioni di chili tra pandori e panettoni, 95 milioni di bottiglie di spumante, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. Tutto per un valore complessivo superiore a 5,2 miliardi di Euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.

Il quadro arriva da un'indagine Coldiretti/Ixè secondo cui l’effetto del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche è aggravato dal fatto che l’abbuffata per le festività è stata anche accompagnata spesso dalla sospensione delle attività sportive e da una maggiore sedentarietà con le lunghe soste a tavola con parenti e amici che hanno ridotto il movimento fisico e favorito l’accumulo di peso. 

Con l’inizio del nuovo anno la perdita di peso diventa dunque un obiettivo prioritario per il 40% degli italiani attenti alla dieta per mantenersi in forma. Per aiutare le buone intenzioni, Coldiretti ha stilato una lista dei prodotti le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l’organismo e per accompagnare il rientro in salute alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti natalizi.

In questa stagione, secondo gli esperti, tra la frutta da non dimenticare ci sono arance, mele, pere e kiwi mentre per quanto riguarda le verdure quelle particolarmente indicate sono spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Tutte le insalate e le verdure vanno condite con olio d’oliva, ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l’invecchiamento dell’organismo e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, è un ottimo astringente e cura l’iperacidità gastrica.

Le arance, per esempio, sono una notevole fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l’influenza che ha già portato 1,5 milioni di italiani negli ambulatori, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi. Le mele per il loro modesto apporto calorico e per la prevalenza del potassio sul sodio sono capaci di svolgere un’azione antidiarroica e di regolare la colesterolemia. Le pere che oltre ad avere un buon potere saziante, contenendo zuccheri semplici come il fruttosio, fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro.

I kiwi ricchi di vitamina C, fosforo e potassio sono particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell’intestino, i semini neri in esso contenuti, infatti, ne stimolano le contrazioni. Tutta la verdura a foglie verde scuro come spinaci e cicoria contiene acido folico, gruppo vitamine B, essenziale nella formazione dei globuli rossi del sangue per la sua azione sul midollo osseo. Ancora, l’insalata conferisce volume e potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato ed assicura anche un certo contributo di vitamine, calcio, fosforo e potassio.

Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali ma sono anche una notevole fonte di carboidrati a lento assorbimento.

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EFA News - European Food Agency
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