Il Veneto approva la nuova legge sui prodotti a chilometri zero
Le norme vengono rafforzate estendendo il concetto di filiera corta anche alla pesca e all'acquacoltura
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all'unanimità una nuova legge sui prodotti "a chilometri zero". La nuova normativa arriva a 15 anni dalla prima legge che promuoveva l'uso di prodotti "dal campo alla tavola". Con un intervento di novellazione proposto dalla Giunta e presentato in aula da Milena Cecchetto (Lega-Lv), la legge viene adesso rafforzata estendendo il concetto di filiera corta anche alla pesca e all'acquacoltura. Insieme al testo di legge l'aula ha approvato anche un ordine del giorno, presentato da Erika Baldin (M5S), che impegna la giunta ad aumentare, dal 30 al 50%, la quota del valore dei prodotti a chilometro zero acquistati, per le aziende che si avvalgono del logo relativo.
La nuova legge inoltre introduce criteri preferenziali per l'aggiudicazione degli appalti per le mense della ristorazione collettiva (scuole, sanità, aziende, istituti assistenziali). Vengono introdotte, inoltre, norme sull'etichettatura e per la maggior informazione dei consumatori.
Le nuove norme promuovono la filiera corta anche nella grande distribuzione, iniziative di distribuzione di frutta fresca nelle scuole, anche mediante distributori automatici, e nelle strutture sanitarie e sociosanitarie.
Tra le novità, l'istituzione dell'Osservatorio regionale per la promozione dell'utilizzo dei prodotti a chilometro zero.
EFA News - European Food Agency