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La crisi del 2020 ha colpito alloggi e ristorazione

L'Istat tira le somme del valore aggiunto di imprese e multinazionali in tempo di Covid/ Allegato

Sono le attività di alloggio e ristorazione le più colpite dalla crisi 2020. Lo dice il report dell'Istat sui Risultati economici delle imprese e delle multinazionali a livello territoriale con i dati aggiornati al 2020. Il valore aggiunto delle unità locali diminuisce soprattutto al Centro, secondo la ricerca, con un calo del 14,4%: -10,5% nel Mezzogiorno, -9,5% nel Nord-est e -8,9% nel Nord-ovest. Tra le città il calo è del 13% a Roma e del 6,2% a Milano: le più colpite sono le unità locali di Venezia, Genova e Firenze. In particolare a patire i morsi della crisi, come dicevamo, sono stati i comparti di alloggi e ristorazione che hanno registrato una perdita del valore aggiunto del 51%: andamento particolarmente negativo in tutte le regioni, con valori compresi tra il -62,8% delle unità locali del Lazio e il -31,6% della provincia autonoma di Trento. 

La contrazione, secondo il report, colpisce in tutte le regioni le unità locali che operano nell’industria, nelle costruzioni (esclusa la Campania che registra +1,2%), nel commercio e nei servizi. In Toscana e Liguria le perdite maggiori. Secondo la ricerca, le unità locali di imprese multinazionali hanno "subito in alcune ripartizioni diminuzioni del valore aggiunto e del fatturato addirittura più accentuate delle altre unità locali". Nel Centro si riduce del 20% il valore aggiunto per le multinazionali estere e del 12,4% per quelle italiane: nel Mezzogiorno la diminuzione è, rispettivamente, del 13% e dell’8,1%. 

Le unità locali di gruppi multinazionali italiani hanno invece subito contrazioni rispettivamente pari a -12,4% e -28,4%. Questi valori superano quelli delle altre tipologie di unità locali (-12,5% e -9,9% per le unità locali di gruppi domestici e -13,8% e -11,4% per le indipendenti). La Toscana ha subito un crollo soprattutto il settore dei servizi non commerciali (valore aggiunto -47,4% e fatturato -29,5%), imputabile al settore di alberghi e ristoranti. 

Allegato in basso a questa EFA News il report dell'Istat, dati aggiornati al 2020.

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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