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Lollobrigida: "Agricoltura e parchi possono coesistere"

Il ministro auspica una sinergia tra protezione dell'ambiente e sviluppo del primo settore

"E' importante la tutela dell'ambiente, quindi l'attenzione che bisogna offrire al nostro mondo passa anche per la corretta gestione dello sviluppo delle aree protette. Una gestione che non deve e non può prescindere dalla presenza umana, che tutela l'ambiente anche con le proprie attività di manutenzione del territorio": lo ha dichiarato al Congresso Nazionale Federparchi il ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida. "Per esempio - ha aggiunto - il mondo agricolo per millenni ha tutelato il territorio per una ragione banale: l'agricoltore ha nella terra la sua ricchezza e ha la volontà di trasmettere a quelli che vengono dopo di lui quella terra in uno stato idoneo tale da poter essere ancora utilizzata per produrre e per mantenere quella sintonia con la propria cultura".

"Per questo - ha concluso il titolare del Masaf- agricoltura, parchi, ambiente possono non solo convivere ma essere luogo di reciproca osmosi di valori analisi e proposte che possono migliorare la condizione in cui ci troviamo".

Il X Congresso di Federparchi ha avuto ad oggetto le aree naturali protette protagoniste dell’Agenda 2030 per la sostenibilità e la tutela degli ecosistemi. Cinque le parole chiave: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership. Nella relazione introduttiva, il presidente uscente di Federparchi, Giampiero Sammuri, ha ribadito l’importanza della tutela delle biodiversità sia animale che vegetale per la sopravvivenza della razza umana e, in tale prospettiva, la funzione che svolgono le aree naturali protette, che in Italia ricoprono complessivamente il 22% del territorio e il 16% della superficie marina. Questi ha quindi sottolineato l’importanza dello strumento delle Liste Rosse della IUCN e della Carta Europea del Turismo Sostenibile come strumento operativo per una gestione dei flussi all’insegna della sostenibilità e del rispetto pe la natura nonché delle esigenze delle comunità territoriali. Ha infine citato il PNRR invitando il Governo ad evitare distribuzioni a “pioggia” o a “scatola chiusa” dei fondi: “è necessario condividere le scelte – anche per le attrezzature e le tecnologie - con gli enti gestori per evitare sprechi”, ha detto.

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EFA News - European Food Agency
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