Ci siamo, l'insetto è servito nel piatto anche in Ue. Da ieri, infatti, può essere commercializzata la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus-grillo domestico dopo che l'Unione europea, il 4 gennaio scorso, ne ha autorizzato l'immissione sul mercato secondo quanto prevede il Regolamento di esecuzione della Commissione del 3 gennaio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria (vedi articolo L'Ue ci fa mangiare i grilli).

Da domani 26 gennaio, invece, scatta la commercializzazione delle larve di Alphitobius diaperinus, il verme della farina minore. Anche in questo caso, pochi giorni fa (il 18 gennaio, precisamente) è arrivato l'ok dalla Ue che ha decretato l'entrata in vigore del regolamento che autorizza la commercializzazione a della farina parzialmente sgrassata: un ok annunciato, visto che l'Ue aveva già detto sì a marzo 2022 ai grilli in polvere e a quelli congelati (vedi articolo Il verme della farina prossimo ingrediente dei cibi Ue).

Nelle stesse forme sono già commercializzati la locusta migratoria, dalla fine del 2021, e la larva gialla della farina (larva di Tenebrio molitor, o tenebrione mugnaio) dal marzo 2022. Il primo insetto ad avere avuto il via libera come nuovo alimento da parte degli Stati membri Ue su proposta della Commissione europea, è stata proprio la larva del tenebrione mugnaio, ma solo nella forma essiccata, nel giugno 2021.