Toscana protagonista di Wine in Venice
Da domani la prima edizione della tre giorni sul vino del futuro: in mostra la rete toscana delle cantine griffate da archistar
Etica, innovazione e sostenibilità. Sono questi i cardini attorno a cui ruota la prima edizione di Wine in Venice, la tre giorni organizzata da Winetales, Beacon, The media company store e Venezia Unica che si terrà da domani, sabato 28 gennaio fino a lunedì 30 gennaio nel cuore dei palazzi simbolo di Venezia come la Grande Scuola della Misericordia e lo storico palazzo del Cà Vendramin Calergi. L'evento si compone di confronti, degustazioni, presentazioni e spunti di riflessione sul mondo del vino: a ognuno dei tre temi sarà dedicato un incontro con importanti ospiti che si confronteranno per immaginare: il vino del futuro.
Tra i protagonisti del wine talk sulla sostenibilità di lunedì 30 ci sarà la rete di cantine Toscana wine architecture, primo esempio in Italia a valorizzare vino, design, territorio e turismo: veri e propri templi del vino, progettati dai grandi maestri dell'architettura contemporanea tra cui Mario Botta, Renzo Piano.
Toscana wine architecture è una rete, costituita nel 2017 e promossa da Regione Toscana in collaborazione con Vetrina Toscana, Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei sapori di Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana. Riunisce tutte cantine di design: Antinori nel Chianti Classico; Caiarossa; Cantina di Montalcino; Castello di Fonterutoli; ColleMassari; Fattoria delle Ripalte; Il Borro; Le Mortelle; Petra; Podere di Pomaio; Rocca di Frassinello; Salcheto; Tenuta Ammiraglia-Frescobaldi.
Tutte cantine che hanno fatto singolarmente investimenti significativi e hanno deciso di puntare su una strategia comune, per accogliere visitatori e appassionati da tutto il mondo.
Parliamo di cantine perfettamente integrate con il paesaggio circostante di cui diventano elemento imprescindibile di tutela, nel momento in cui limitano al massimo il proprio impatto sull'ambiente. Le pratiche green adottate in azienda, oltreché sull'ambiente, si riflettono anche nel calice, favorendo la massima espressione del carattere del territorio grazie al basso impatto ambientale e al risparmio energetico.
Il wine talk parlerà di queste pratiche, descrivendole nei dettagli: dalla vinificazione "per gravità" che asseconda il movimento naturale della produzione riducendo il consumo di energia e favorendo una lavorazione delle uve meno traumatica volta a preservare l’equilibrio del vino e l’estrazione di tannini, al mantenimento della temperatura ideale per l’affinamento in legno in modo completamente naturale, sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti nel sottosuolo o dell’acqua sorgiva; dall'utilizzo di materiali naturali, al recupero delle acque piovane, dall'utilizzo di energie rinnovabili ai giardini verticali, arricchimento estetico e beneficio energetico: l’eco-sostenibilità si riflette su ogni passaggio produttivo del nettare di bacco.
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EFA News - European Food Agency