Finanza: cosa insegna il crollo di Ftx nel settore delle crypto
Serve più educazione finanziaria. Il Food & Beverage si conferma bene rifugio
Il crollo dell’exchange americano FTX sottolinea quanto sia importante avere una formazione sufficiente quantomeno a non cadere in qualche trappola. FTX ha infatti dichiarato bancarotta l’11 novembre, causando un terremoto nel settore crypto.
Il trading affascina a tutti e sempre più italiani decidono di esplorare questo mondo di possibilità. Ma come farlo in sicurezza? L’educazione finanziaria in Italia scarseggia e molti giovani (ma anche molti meno giovani) non sanno come iniziare a fare trading. Fortunatamente esistono strumenti che rendono l’analisi del mercato più semplice e chiara, come il grafico a candele giapponesi. Comprendere il significato delle candele nel trading permette di interpretare “a colpo d’occhio” l’andamento di un prezzo e anche ottenere previsioni più accurate.
Al contrario, affidarsi completamente a un exchange ambiguo senza cognizione di causa potrebbe non essere una buona idea. Migliaia di utenti si sono ritrovati con il portafolio FTX congelato da un giorno all’altro, e tutt’ora non hanno modo di accedere ai propri fondi.
Tra le vittime del “disastro FTX” ci sono anche tanti italiani, che si sono riuniti in un canale Telegram ora a quota 3.000 iscritti. Tutti avevano un portafoglio su FTX, la piattforma di criptovalute che a inizio novembre è crollata provocando un crac da 32 miliardi di dollari. L’azienda ha bloccato i prelievi dai portafogli e interrotto le comunicazioni sui suoi canali ufficiali.
Secondo Mario Garofano, il coordinatore del gruppo Telegram e di un comitato a tutela degli investitori di FTX, alcuni utenti si sarebbero già attivati privatamente per intraprendere un’azione legale contro l’exchange. “Al momento non è possibile avere numeri precisi, ma gli investitori in Ftx sono persone con competenze digitali perlomeno buone. Difficile che non si siano attivati online in qualche modo”.
Quantificare i danni, invece, è più semplice: secondo le stime, gli investitori avevano messo circa 5 mila euro in criptovalute.”Molti di loro non avevano altri investimenti. Sono giovani. Avevano dei risparmi e i loro risparmi gli hanno messi tutti in queste piattaforme per comprare ciptovalute. Sono le cripto il loro primo, e forse unico investimento”, spiega Giordano.
Oltre alla gravità dei conti fermi e della mancanza di chiarezza da parte di FTX, il pensiero va a tutti quegli investitori che sono rimasti “scottati” dalla vicenda e che potrebbero rinunciare ad attività di investimento in futuro. Investire rimane il modo migliore per proteggersi dall’aumento del costo della vita, dall’inflazione e dalle crisi sociali ed economiche. È però fondamentale farlo in sicurezza, riconoscendo sia le possibilità di guadagno, sia i rischi a cui si va necessariamente incontro.
Ad esempio, si può affermare che il settore “food and beverage” sia generalmente un buon investimento: l’Italia è uno dei Paesi leader nell’esportazione di questo tipo di prodotti, il cui valore viene riconosciuto in tutto il mondo. Se però la filiera della birra va incontro a un aumento dei costi di produzione, potrebbe essere preferibile investire in aziende che producono un altro tipo di prodotto, magari il vino o la pasta.
Queste sono solo alcune delle nozioni di base che ogni investitore dovrebbe avere. Purtroppo, l’Italia non spicca in quanto a educazione finanziaria. Secondo un’indagine Bankitalia del 2017 a troppi italiani mancano sia le conoscenze, ossia la comprensione dei concetti finanziari chiave, sia i comportamenti e gli atteggiamenti che permettono di operare in sicurezza. In questa cornice complessa è fondamentale conoscere bene i broker e gli exchange ai quali si affidano i propri risparmi.
Dai corsi di trading ai video su YouTube, fino a veri e propri “manuali del trader” che si possono acquistare su Amazon, le possibilità per educarsi oggi sono infinite. Molte piattaforme offrono anche la possibilità di aprire un conto demo e fare pratica con denaro fittizio, un’ottimo metodo per applicare le nozioni apprese.
EFA News - European Food Agency