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Come evitare gli sprechi: i consigli dello chef Colonna

Cucinare con creatività riutilizzando gli avanzi è possibile ed è "un'arte"

In occasione della Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, Carni Sostenibili lancia un piccolo vademecum anti-spreco con un “consulente d’eccezione”, lo chef Antonello Colonna. “In Italia siamo dei cultori del cibo – spiega lo chef - viviamo di tradizioni e di abitudini, ma anche di cattive abitudini. Siamo infatti dei consumatori seriali. Soprattutto quello che manca è un’istruzione alimentare, siamo tanto informati, anche troppo, ma non siamo istruiti. Spesso compriamo i prodotti senza farci delle domande. Servirebbe una campagna più aggressiva che evidenzi le perdite e i rischi dello spreco alimentare e insegni ai consumatori l’importanza della prevenzione, del riutilizzo e del recupero”. Ecco di seguito tre regole delle sue regole contro lo spreco alimentare: 1) Tenere sotto controllo gli acquisti, senza eccedere nelle quantità, al fine di scegliere solo ciò che è davvero necessario. 2) Andare al supermercato a "pancia piena" per evitare l’effetto compulsività. 3) Leggere bene le etichette, facendo attenzione agli ingredienti, data di scadenza e indicazioni per la conservazione.

Se è vero che il consumatore italiano si rivela ancora uno “sprecone”, c’è da dire che l’Italia è stato il primo Paese in Europa che ha scelto di dotarsi di uno strumento normativo di contrasto allo spreco alimentare con la legge n. 166/2016 (“legge Gadda”) che prevede una serie di misure per ridurre la produzione di rifiuti ed estendere il ciclo di vita dei prodotti con finalità di riuso e riciclo, oltre ad incentivare la redistribuzione delle eccedenze alimentari. Un passo importante, considerando che a livello europeo i dati non sono incoraggianti: lo spreco alimentare, infatti, ha raggiunto 87,6 milioni di tonnellate di alimenti, per una media di 173 chili a persona. Si stima che in media circa un terzo del cibo prodotto ogni anno nel mondo venga perso prima del consumo. E, secondo i dati, convertendo tale quantità in calorie, circa il 24% di tutto il cibo prodotto viene perso o sprecato tra il campo e la tavola. Inoltre, secondo una ricerca condotta su scala europea, solo sei persone su dieci riadattano le ricette in base al cibo avanzato.
 
“Saper cucinare con creatività riutilizzando gli avanzi – sottolinea Colonna – è un’arte. Ma oggi si ha poco tempo e spesso poca voglia correndo il rischio di buttare cibo che avrebbe potuto avere una nuova vita. Per esempio, con la carne avanzata si possono realizzare tante idee gustose, dalle polpette alla carne in umido, rappresentando così le nostre abitudini alimentari. Bistecche, lombate o paillard, infatti, possono essere recuperate e trasformate con un taglio a punta di coltello in carne macinata per ottime polpette a cui aggiungere salsa di pomodoro o carne da spezzatino da fare in umido con i fagioli, tutti piatti gustosi, sani e veloci”.

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EFA News - European Food Agency
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