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A Milano si combatte la battaglia del pollo fritto

I residenti di via Paolo Sarpi contro il colosso Kfc e la sua canna fumaria posta sul tetto di un civico anni '30

A Milano è stata dichiarata la guerra. Niente paura, non è roba cruenta. Piuttosto roba culinaria. Tutto sta accadendo in via Paolo Sarpi, la chinatown meneghina. Questa volta, però, protagonista è una catena americana, Kfc, Kentucky fried chicken che ha installato sul tetto di un suo fast food un'enorme canna fumaria che, dalle cucine, arriva sul tetto di una palazzina anni Trenta. Basta guardare le foto, effettivamente, per vedere lo scempio, ma soprattutto per chiedersi: chi ha dato l'approvazione per una cosa del genere? 

Se lo chiedono, primi fra tutti, i residenti del civico 61 che protestano contro il grosso tubo che porta via i fumi dal fast food Kfc. "Siamo costretti a stare con le finestre chiuse- spiegano dal gruppo Residenti Canonica Sarpi Ovest-. È colpa di quel mostro architettonico della canna fumaria del Kfc che ci ha invaso i palazzi salendo come un serpente sopra a una palazzina bianca della vecchia Milano e andando a sputare gli olezzi del pollo fritto contro un'altra palazzina gialla". 

Installata ad agosto del 2021 la canna fumaria, ossia un lungo e grosso tubo bianco con una bocca di scarico larga 80 centimetri, "deturpa -secondo gli abitanti- il decoro condominiale e rende la vista, e anche i cortili, uno scempio, portando dentro le nostre case un insopportabile odore di pollo fritto e olio. Da più di un anno, anche da alcuni stabili di via Canonica siamo costretti a vedere questo impianto". 

La canna fumaria, a dirla tutta, scatena subito le polemiche tra gli abitanti di via Sarpi e quelli di via della Canonica 74. Tanto che si crea un gruppo di residenti che protestano. "L’impianto tecnico così impattante rende le corti degli edifici in stile vecchia Milano un vero e proprio scempio -sottolinea al Corsera dice Emanuela Vinci a nome del gruppo residenti Canonica Sarpi Ovest-. Emanando al contempo un insopportabile olezzo negli appartamenti, impedendo così ai residenti di aprire le loro finestre. Non sappiamo chi abbia dato i permessi per uno scempio del genere. Le nostre segnalazioni agli organi comunali di controllo non hanno dato nessun esito". Questo mentre i residenti lamentano anche il deprezzamento dei loro immobili.

La questione non è chiusa, anzi. Secondo i residenti del gruppo Canonica Sarpi Ovest, il fast food avrebbe in programma di spostare la canna fumaria, che attualmente si sviluppa all'interno di un cortile che confina con altri 5 numeri civici, ancor più verso via Paolo Sarpi. "Peccato -spiegano i residenti- che così costringeranno anche passanti, esercenti e altri condomini a fare i conti con la puzza insostenibile emanata dalle loro cucine".

Kfc risponde così in una nota: "Ci dispiace molto per i disagi segnalati da alcuni cittadini relativamente al ristorante Kfc di via Paolo Sarpi a Milano. La realizzazione del ristorante è avvenuta nel totale rispetto delle normative e delle autorizzazioni ricevute da parte sia dell'amministrazione comunale che del condominio. Kfc è stata fin dall'inizio ed è tuttora totalmente disponibile a confrontarsi con le persone interessate per trovare insieme soluzioni che vadano incontro alle esigenze di entrambe le parti".

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EFA News - European Food Agency
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